giovedì 20 ottobre 2011

su Gheddaffi

Bruno scrive oggi su Facebook

"Ho uno strano senso di fastidio per chi gioisce per la morte di Gheddafi, come per quella di Bin Laden. Un conto è la fine di una dittatura, altra la morte."

e io sottoscrivo pienamente.

Una risposta alla critica

E ora, dopo che vi siete "smazzati" il mio post precedente, dove vi riportavo quella vibrante lettera di un ex alunno, provo a fare qualche riflessione io.

1.La violenza va condannata, ma questa è un'ovvietà rispetto a cui bisogna iniziare ad andare oltre. Basta con i soliti discorsi su "manifestare in modo pacifico", "allontanare i violenti"...Chi si ferma a questo dice cose sacrosante, ma terribilmente qualunquiste. Andiamo oltre. Cerchiamo di capire come è avvenuta quella parabola di violenza, se tutto è trasparente come vogliono farci credere, o se ci sono responsabilità più grandi.
Cerchiamo di capire il perchè: non sono convinta che "la violenza non manifesti nulla". La violenza manifesta rabbia, e dalle interviste ai violenti, che ho letto in questi giorni sui giornali, ho percepito troppa rabbia.
Il che mi fa pensare che ci sia un crescendo di tensione sociale che non fa presagire nulla di buono e che necessariamente dovrà essere affrontato.

Ripeto: condanniamo la violenza, ma cerchiamo di capire perchè nasce, da cosa e affrontiamola per "depotenziarla".

2. Mi spiace, ma io non sono convinta che l'opposizione debba cooperare. Almeno non a queste condizioni e con questo governo, che ha sempre calpestato tutti i tentativi costruttivi fatti dal PD.
E sinceramente rimango davvero un po' delusa quando scopro che una persona da me stimata è di destra, se essere di destra, oggi in Italia, significa credere in un Premier e in un governo che sta affossando il Paese, per difendere gli interessi di pochi.

3. Molti, come il carissimo giovane che mi scrive, dicono che sono delusi da tutti i colori politici. Io dico, non ci sono soluzioni: se uno vuole cambiare la politica lo deve fare da dentro, non dalla posizione di un Beppe Grillo. Quello demolisce e basta.
Fatevi delle domande se oggi, infatti, Berluscono gli ha augurato lunga vita.

Una critica

Vi pubblico un messaggio di un mio ex alunno (lo mantengo anonimo,salvo richieste contrarie del diretto interessato) che così mi scrive


[insererendo un link sulla manifestazione di Roma] : questo non è un diritto, è l'abuso di un diritto. non è manifestare. la violenza non manifesta niente. e non è la prima volta. però mi hai fatto notare che lo fanno anche gli estremisti di destra.
sulla tua pagina non vedo neanche una riga su questi fatti. perchè? merita più attenzione la "marcia su sesto"? non direi. l'opinione delle persone non cambia per un'esibizione di "forza" , dovresti saperlo.
al momento non saprei in che colore politico vedermi (mi deludono un po' tutti, destra sinistra, centro, sopra e sotto), però sono rimasto profondamente amareggiato nello scoprire che rimani profondamente amareggiata dallo scoprire che persone che stimi sono di destra. spero sia solo uno dei tanti "mi piace" che si aggiungono su facebook anche con leggerezza.

forse mi aspettavo qualcosa di diverso da te, quando ho saputo che eri entrata in politica. forse mi aspettavo la mia insegnante di lettere e storia, che per quanto "odiata" come insegnante sapeva essere equa. vedo molti attacchi sulla tua pagina, ma sempre verso una sola parte. mi piacerebbe più imparzialità.
mi piacerebbe anche vedere più costruttività per il paese, perché l'opposizione non dovrebbe solo opporre ma magari cooperare (minoranza suona meglio, no?). ma forse è così che si fa politica in italia, con parole, promesse elettorali e vagheggi (da ambo le parti, lo fanno in tanti e non mi sento di difendere nessuno).
scusa lo sproloquio, ma dovreste essere voi (giovani attivi politicamente) a cambiare il modo di fare politica. e questa rivoluzione non la vedo.
la politica italiana inizia a disgustarmi. in tutti i colori
..

venerdì 14 ottobre 2011

La marcia su Sesto (o così vorrebbero)

Abbiamo capito che il PDL è proprio alla frutta, e che si aggrappa a qualsiasi evento politico che ne possa sancire una vittoria. Ecco allora che, rispetto agli anni passati, Sesto San Giovanni rappresenta un ghiotto boccone.

Gira voce che domani mattina ci sarà un grande spiegamento di forze pidielline a Sesto: Romano, la Brambilla, i fascistissimi fratelli La Russa e pure la Gelmini. Tanto per non farci mancare nulla.

A parte l'esagerazione della "passerella", spero vivamente di non incontrare nesuno di questi mentre me ne andrò pacificamente al mercato a comprare le olive, sicut meus est mos (Orazio, Sermones I,9).

giovedì 13 ottobre 2011

Silenzio e pensieri...

Sono stata un po' assente dal blog, e questa settimana non è stata facile.
La situazione nazionale è veramente allarmante e a volte vorrei un po' più di coraggio, anche da parte del mio Partito, nelle proposte e nelle azioni.

In Provincia ci sono un po' di nodi da affrontare, ma che Podestà e la sua Giunta non portano in Consiglio: ecco che allora, a queste condizioni, l'abolizione delle Province forse non è un'idea malsana.
O si fa lavorare l'Ente, oppure non è il caso di prendere in giro elettori e noi stessi.

Infine la mia città...il dibattito politico a Sesto, in questo momento, è particolarmente vivace , come d'altronde è normale che sia in una città che da tempo è sotto i riflettori mediatici e soprattutto che si prepara a votare a maggio 2012.

E soprattutto non è una città qualunque, ma una città che si è guadagnata il titolo di Stalingrado d'Italia.

martedì 4 ottobre 2011

3,95 euro in nero. E morire sul lavoro.

Ecco la storia delle operaie, morte nel crollo della palazzina a Barletta.
Donne che per portare qualcosa a casa avevano contratti in nero, ed erano retribuite 3,95/4 euro all'ora.
Senza tutele, senza garanzie di sicurezza. E sul luogo del lavoro sono morte.

Ora, ditemi a fronte di questa tragedia come possiamo definirci un Paese civile e moderno.
Io vorrei solo sprofondare di vergogna e dolore.

venerdì 30 settembre 2011

Ecco chi infanga la politica (post pericoloso)

So che è un attacco duro, e ho meditato a lungo se farlo o no...
Però a tutto c'è un limite.

Ieri in Consiglio provinciale si discuteva della salvaguardia degli equilibri di bilancio, argomento certo tecnico, ma politicamente fondamentale, soprattutto quando ti trovi in una Provincia che chiuderà con un saldo negativo e probabilmente non rispetterà il patto di stabilità.
Ecco la foto dell'aula, dalla parte della maggioranza Lega-PDL

Vedrete che i banchi sono vuoti, salvo pochissimi colleghi, di cui da tempo apprezzo la serietà in politica, nonostante le profonde differenze che intercorrono tra noi.
Perchè allora su 28 consiglieri erano presenti solo in 6 ad ascoltare i nostri interventi sulla variazione di bilancio e a recepire le nostre perplesità e le nostre proposte?

Ecco qua la risposta
I "cari" colleghi non erano assenti per gravi ragioni quali problemi famigliari, visite mediche, etc. Ma erano nel cortile, in una tavolata improvvisata, a consumare gli avanzi di cibo e bevande della rassegna enogastronomica che si era tenuta al mezzogiorno (che tra l'altro poteva essere un evento culturalmente interessante, ma che non è stato per nulla pubblicizzato dall'Assessorato di competenza).

Ebbene sì. Le cose sono andate così, e ora lo sapete anche voi chi è che infanga la politica.

giovedì 29 settembre 2011

La vittoria del PD per la scuola

Ecco pronta la risposta a chi sostiene che il PD non abbia idee e non faccia proposte.
Le fa e, quando riesce ad avere i numeri, riescono anche a passare in Parlamento.

Esempio: oggi è passato un ordine del giorno del Pd sulla ripartizione dell'8 per mille.
Si consente ai cittadini di indicare una scuola pubblica come destinataria di una quota dell'8 per mille finalizzata a interventi di manutenzione.
Concretamente: le scuole pubbliche cadono a pezzi. Il governo non fa nulla (tanto le escort non le frequentano); ci pensa allora l'opposizione che fa destinare una parte dell'8 per mille allo Stato proprio per questo.

QUA in dettaglio il tutto.

Allora, chi è che non fa proposte concrete?

mercoledì 28 settembre 2011

La cultura da MinCulPop della Provincia di Milano

Non so se vi avevo già raccontato del sapore sempre molto ultranazionalista e revisionista delle iniziative culturali della Provincia di Milano.
Puntualmente vengono proposte mostre, rassegne cinematografiche e conferenze storicamente piuttosto dicutibili; puntualmente noi proviamo a manifestare il nostro disappunto cercando di chiedere la ragione per cui si impiegano i soldi della Provincia in questo modo; puntualmente le nostre interrogazioni rimangono in giacenza per mesi se non anni (a me la risposta è arrivatz dopo 13 mesi).

Da ultima questa che tratterà della "guerra civile italiana" e del venir meno del concetto di Patria".

Chi ha un minimo di conoscenza storica e politica ha già capito che aria tira.
Aggiungo di dare un'occhiata ai nomi degli storici invitati: lavorano rispettivamente per le riviste "Radici cristiane" e "Tempi" di CL.

martedì 27 settembre 2011

Non possumus

Pare che finalmente Bagnasco abbia fatto capire che i comportamenti del premier non possono essere tollerati dalla Chiesa e che la luna di miele tra i due sia ormai al capolinea.

Tralascio di commentare: chi mi legge conosce la mia estrazione cattolica e immagina facilmente la fatica di chi è credente e di sinistra, e si vede continuamente attaccato dai credenti di destra come cattocomunista (che ci sarebbe poi di male?) e dai "compagni" che, spesso anche a ragione, evidenziano molte incoerenze e troppe ingerenze in politica.

Commento però, con un sorriso di compassione...
La Lega che dice "La chiesa pensi alla pedofilia"
Gianni Letta che rimprovera Bagnasco "di non averlo spiazzato"
e soprattutto il cattolicissimo Lupi che dice "I peccati li giudica solo Dio".

Rimanere seri di fronte a questi?
Direi che ance noi possiamo pronunciare il nostro non possumus.

Ipnosi elettorale

La Began (ecco i protagonisti della nostra politica) racconta la sua prima notte con Berlusconi (e chissenfrega) e dice che era come se la ipnotizzasse.
L'ipnosi: ecco spiegato in che modo Berlusconi è riuscito a farsi votare dalla maggioranza degli italiani e ne convincerebbe ancora un certo numero.

Qualcuno mi sa spiegare come si interrompe l'ipnosi?

domenica 25 settembre 2011

Fate vobis

Nell'week end, per fortuna, riesco ancora ad avere un po' di tempo per vedere amici. Ieri, una carissima amica, di sinistra (molto), mi dice: "ma quando lo mandate a casa?", ovviamente in riferimento a Berlusconi.

Al momento ho pensato dicesse così, intendendo "voi del Pd".
Ma poi ho fatto REWIND, riavvolto il nastro e capito cos'era quella stonatura che avevo sentito.

La domanda giusta avrebbe dovuto essere "ma quando lo MANDIAMO a casa?".
Il PD ha le sue responsabilità (e irresponsabilità), ma qua è necessario un segno da parte di tutto l'elettorato, non solo dai democratici.

giovedì 22 settembre 2011

Ce l'abbiamo fatta?

In piazza San Babila a Milano ultimi giorni per la raccolta firme per il referendum.
Ce l'abiamo fatta?
Io sono molto fiduciosa, ma non voglio festeggiare fino all'ultimo.

Però sono molto fiera di quello che ho visto: migliaia di persone che, visto che il governo è impegnato in votazioni ad personam su Ruby, mIlanese & co., ha deciso di rimboccarsi le maniche e provare a cambiare questo Paese con le proprie forze.
Ditemi voi se non si deve essere orgogliosi.

Austerity? Sì, ma non per tutti

Tempo di austerity per la Provincia di Milano. Finalmente, direte voi; finalmente, abbiamo detto noi del PD.
La Provincia procede con il recesso da Associazioni di cui faceva parte e per cui versava un contributo; motivazioni "tagliare le spese inutili".

Benissimo.
Peccato che il criterio con cui si definisce cosa sia utile e cosa no sia piuttosto controverso. O forse imbarazzante.
Un esempio?
La Provincia di Milano dà un contributo di 10mila euro a un'associazione di Lucca (il cui presidente è Marcello Pera)per la presentazione di un libro sulla "lucchesità", ma taglia un contributo annuale di 516euro per un'associazione che si chiama "Democrazia in erba", che ha il compito di educare i bambini alla cittadinanza e al rispetto delle istituzioni.
Ho detto tutto.

martedì 20 settembre 2011

La menzogna di Capodanno

Leggo questo articolo dell'Espresso, che sottolinea come Berlusconi abbia mentito sul Capodanno a cui partecipò l'allora minorenne Noemi.

Quel "Sappiamo che mentivano" suona un po' stonato...c'era bisogno di queste abominevoli intercettazioni sulle abitudini perverse del premier persapere che mentiva?

Non bastavano tutte le promesse fatte all'Italia in questi anni?

Alla faccia del Fatto Quotidiano

Oggi posso fare le congratulazioni a Sara Valmaggi, vicepresidente(ssa, per che riduce la questione di genere a una questione linguistica) del Consiglio Regionale.

Mi è piaciuto tanto il suo commento, oggi, su Facebook: disciplina e onorabilita', nella mia autonomia, ci aggiungo, se ci scappa, un sorriso.

Sono contenta che sia stata premiata la competenza che ben conosco, alla faccia del Fatto Quotidiano.
A Sara Valmaggi auguro buon lavoro, ma auguro anche di saper resistere a tutto il fango che certo giornalismo, purtroppo, non esiterà a gettarle addosso.

domenica 18 settembre 2011

Una proposta da far conoscere

Oggi ho partecipato a un incontro alla festa democratica del PD, in corso a Lampugnano, e ho parlato di "come il Welfare può favorire l'inserimento della donna nel mondo del lavoro e aiutarne la permanenza".

Tra le misure che a mio parere aiuterebbero le donne nell'inserimento del lavoro c'è una proposta del PD, che sarebbe bene far circolare e conoscere e - perchè no?- trasformare in un disegno di legge popolare (perchè il nostro Parlamento ha da occuparsi di cose ben più importanti, quali Rubi & Co.).
La proposta è chiara: il congedo di paternità obbligatorio (entro i tre anni di vita), di tre mesi, retribuiti al 100%.

Vi rendete conto di come cambierebbero le cose? Quella famosa affermazione "Io assumereri un uomo" non avrebbe più motivo di esistere.

Ma soprattutto permetterebbe una vera rivoluzione culturale, che porterebbe la donna a non essere l'unica responsabile della genitorialità.

Ovviamente le cose si cotruiscono poco alla volta...allora basterebbe un piccolo passetto, per iniziare: 15 giorni obbligatori di congedo di paternità, retribuito, alla nascita del figlio.
E, secondo me, rispetto a una media che solo nei casi più rosei si attesta su una settimana, sarebbe già una grande conquista.

venerdì 16 settembre 2011

Caro Fatto Quotidiano, stavolta hai proprio "toppato"!

Oggi "Il fatto quotidiano", quotidiano che leggo piuttosto spesso, ha dato un pessimo esempio di giornalismo.

Qua l'articolo incriminato, che accusa il PD di ottusità politica, per il nome di SaraValmaggi alla vicepresidenza del Consiglio:

Io credo che l'articolo sia estremamente offensivo: in primo luogo per Sara Valmaggi, che è un'ottima e seria politica,cosa che tra l'altro l'articolo non menziona certo, perchè non è "pane" per l'antipolitica.
Ma quest'articolo è offensivo per tutti coloro che fanno politica e che vengono da Sesto, me compresa. Stando al Fatto Quotidiano, nessuna persona di Sesto, può avere un ruolo istituzionale o comunque di peso nel Partito Democratico. Per il fatto di essere sestese.

A me questo sembra piuttosto delirante.
Un delirante, vergognoso RAZZISMO POLITICO.

giovedì 15 settembre 2011

Il mio contributo al problema dell'occupazione femminile

Sul tema di ieri
ecco il mio comunicato stampa ripreso da Libero (!!!):

mercoledì 14 settembre 2011

1670 donne

1670 sono le donne che nel 2010, dopo essere diventate mamme, e aver chiesto un congedo di maternità, esercitando un loro DIRITTO, si sono poi licenziate.

Il dato è allarmante, soprattutto perchè si tratta di una scelta spesso obbligata, o dalla crisi economica o dal mobbing subito al rientro al lavoro.

Ecco QUI l'allarmante articolo di Repubblica di oggi.

Io, da donna e da mamma, sono indignata. Ma se questa indignazione raggiungesse anche gli uomini, la rivoluzione culturale sarebbe già in atto.

martedì 13 settembre 2011

Post autoreferenziale

Stasera avrei dovuto partecipare a un dibattito, alla festa PD a Lampugnano.
Argomento interessante e stimolante: i ricongiungimenti familiari.

Purtroppo però, non potrò esserci, perchè fare la mamma in certi momenti viene prima di tutto il resto. Non avrei potuto essere lì a parlare di famiglia, barattando con dieci minuti di visibilità la serenità della mia bimba, che in questo momento ha bisogno di tempo e pazienza per abituarsi a staccarsi un po' dalla mamma.

lunedì 12 settembre 2011

E l'11 settembre cileno?

Simone scriveva ieri su Facebook
"Sono passati 10 anni, ma ne sono passati anche 38. Ed era sempre l'11 settembre"

Il riferimento è al golpe di Pinochet in Cile, del 1973, che con l'appoggio dei ceti più benestanti, degli Stati Uniti e di alcuni vertici della Chiesa, rovesciò il governo di Allende (morto nel golpe).
Fu una durissima dittatura, finita solo nel 1990, rimasta celebre per le continue violazioni dei diritti umani, per l'uccisione di più di 3mila oppositori politici e per l'arresto di tutti i "non allineati" con il potere.

Ecco, l'ho scritto per ricordarmelo. Perchè ogni massacro, ogni violazione dei diritti umani, ogni vita spezzata, merita il nostro ricordo e la nostra memoria.
Indipendentemente dal Paese teatro della tragedia.

domenica 11 settembre 2011

Gli studenti possono stare tranquilli

Pare, e sottolineo pare, che Lupi e la Gelmini abbiano finalmente "fatto pace" dopo la querelle delle scorse settimane.

Gli studenti e gli insegnanti ora possono stare davvero tranquilli.
Anzi, direi proprio no.

10 anni fa

Stavo giocando con i bambini delle favelas di San Paolo, in Brasile, nella missione dove ero ospite per più di un mese.

A un certo punto una telefonata dall'Italia per me. Era mio padre, che mi chiedeva se avevo visto, se sapevo quello che stava accadendo in quel momento.

Di lì a poco ci saremmo messi davanti alla minucola televisione della missione e avremmo visto quello che il mondo non avrebbe più dimenticato.

sabato 10 settembre 2011

Su Peacelink

potete leggere l'intervista che mi è stata fatta sulla nonviolenza, a segutio dell'approvazione della mia mozione, che impegna la Provincia di Milano a partecipare alla marcia per la pace Perugia-Assisi.

Nello specifico "Sette domande a Roberta Perego

Dalla finestra di casa mia

Dalla finestra di casa mia si vedono moltissime piante, ancora verdissime in questa stagione. In lontananza gli scheletri dei forni delle acciaierie Falck, di cui la natura pian piano si sta impadronendo, ma che rimangono a testimonianza della grande storia industriale della nostra città.

Oggi mi sono affacciata alla finestra con un misto di speranza e attesa: ieri sera in consiglio comunale a Sesto è stato approvato il piano dell'area, e ora spetterà ai nuovi proprietari, il gruppo Bizzi, realizzare il grandioso progetto di Renzo Piano.

E' una sfida, alta, ambiziosa, ma che rappresenta un'occasione imperdibile di sviluppo per la città.
Ho apprezzato tantissimo la capacità del nostro sindaco, Oldrini, di portare fino in fondo questo progetto, e di portarlo in Consiglio Comunale, invece che tra le porte chiuse della Giunta. E' grazie al suo coraggio (e della Giunta e dei consiglieri di maggioranza)in questo momento molto dire di avere un futuro di sviluppo.

giovedì 8 settembre 2011

"Io assumerei un uomo"

Riporto una frase che mi è stata detta, più di una volta, da uomini (più o meno giovani, anche molto di sinistra, sensibili alle problematiche sociali. Insomma, non bifolchi):

"A parità di curriculum, tra un uomo e una donna, se io fossi il datore di lavoro, terrei presente la possibilità per la donna di una maternità. E quindi assumerei un uomo."

Ecco. Vogliamo partire da questo dato di fatto per capire che c'è davvero qualcosa che non va?

mercoledì 7 settembre 2011

Piccoli gesti di civiltà che potrebbero far grande l'Italia

Oggi interessante articolo sul Corriere della Sera, a proposito dell'iniziativa del Comune di Milano di effettuare controlli fiscali su chi utilizza i posti riservati ai disabili, senza averne diritto.

E' un articolo interessante che fa riflettere sulla mancanza di senso civico, purtroppo ancora molto diffusa, e che per essere contrastata necessita di "rimedi estremi".

Va bene, mi auguro che nessuno di quelli che leggono questo blog, appartenga a questa categoria di persone.
Però...però possiamo fare un passo ulteriore.

Chi ha l'abitudine di cedere il posto in metropolitana o in fila al supermercato a disabili, donne in gravidanza o anziani? Anzi, ci accorgiamo di queste categorie? Oppure lo facciamo solo là dove c'è una "pena" prevista?

Grazie al Comune di Milano che ha voluto dare un segnale forte nel rispetto delle regole base della convivenza civile.

martedì 6 settembre 2011

Una manovra che non merita la nostra fiducia

Leggo le news-anticipazioni sulla manovra, che pare sarà necessariamente "blindata" dalla fiducia.

L'Iva, quindi, al 21%
Il che dimostra, per chi ancora avesse bisogno di conferme, l'incapacità e la non volontà del governo di occuparsi dei ceti medio-bassi, che saranno i più colpiti da questo provvedimento.

Il contributo di solidarietà per i redditi sopra i 300mila euro
Peccato che solo 11mila italiani guadagnino così tanto. Almeno stando alla dichiarazione dei redditi (!!!).
Io avrei fissato una soglia molto più bassa, perchè chi ne guadagna 250 mila, cioè 10 volte tanto un salario medio italiano, non è che muoia di fame da non poter contribuire un po' di più.

Per gli evasori sopra i 3 milioni
pare scompaia la carcerazione. Ti pareva?

Forse abbiamo sbagliato ancora una volta noi, a sperare che da questo governo potesse arrivare qualcosa, in termini di equità e giustizia sociale.

lunedì 5 settembre 2011

Lista (corta) dei desideri

Visto che si parla tanto di nuova legge elettorale, dico qui i miei tre punti fermi su cui mi piacerebbe che il PD trovasse una posizione comune e chiara.

1) primarie per scegliere i candidati al Parlamento

2) doppia preferenza di genere (ci apriamo o no alle donne in politica?)

3) limite di due mandati. SENZA deroghe.



Che dite, chiedo troppo?

Inquietante. Molto.

E' vero, è impossibile crederci.
Eppure questo video è stato girato in questo periodo, lo scorso anno.



Può far indignare, può far sorridere.
Ma se penso che rappresenta il 10% dell'elettorato italiano, allora mi viene da citare Leopardi: non so se il riso o la pietà prevale

sabato 3 settembre 2011

Università e test d'ingresso

In questi giorni si stanno tenendo i test di ingresso per molte facoltà universitarie e molti neo-diplomati si stanno giocando in una sola giornata la possibilità di concretizzare la loro passione.

Sarà perchè ho a che fare tutti i giorni con gli studenti degli ultimi anni del liceo, sarà perchè sono in contatto con molti ex-studenti che hanno dovuto affrontare o devono affrontare questo "collo di bottiglia"...ma io sui test d'ingresso alle facoltà universitarie nutro grandi perplessità.

Credo che sia disumano azzerare le speranze e i sogni dei giovani in nome di un generoso "non vogliamo creare false speranze" o nell'ottica di un "seguiamo le richieste del mercato". Che cambia in continuazione, per cui non sapremo tra 4,5,6 anni che offerta lavorativa ci sarà.

Piuttosto, se vogliamo laureati seri e preparati, facciamo selezione seria durante il percorso accademico: saranno gli studenti stessi a dimostrare di avere le capacità di realizzare i loro sogni oppure no.

Non è prescritto da nessuno che tutti si debbano laureare, questo è vero.
Ma da professoressa e da politica dico che a tutti bisogna dare la possibilità di provarci.

venerdì 2 settembre 2011

Cosa mi indigna

L'affermazione di Berlusconi "me ne vado da questo Paese di merda" non mi fa indignare perchè l'uomo è ancora qui.

Mi fa indignare perchè definisce il mio Paese "di merda".
Ecco, su questo proprio non ci sto.

Lega e Pace non vanno d'accordo

La partecipazione della Provincia di Milano alla marcia per la pace Perugia Assisi che si terrà il prossimo 25 settembre: questo il contenuto della mozione approvata ieri dal consiglio provinciale, con l’astensione della Lega, proposta dalla sottoscritta (vi ricordate?).

Quest’anno la marcia della pace ha un significato particolare perché compie 50 anni e cade nell’anno delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’approvazione della mozione a larga maggioranza è il segno di un impegno comune per la pace, la comprensione e il dialogo, in un momento di gravi tensioni nel mondo.
La mozione inoltre impegna il presidente della Provincia e la giunta a promuovere i diritti umani sul territorio e a sostenere le iniziative e i progetti su questo tema realizzati dalle scuole, dalle associazioni e dagli enti locali.

In tutto questo pare stridere ancora di più l'astensione della Lega: ma forse non è quella della Pace la marcia che interessa loro.

giovedì 1 settembre 2011

Solo sopra i 3 milioni di euro

Leggo che nell'ennesima versione della manovra è previsto il carcere per gli evasori sopra i 3 milioni di euro.

E agli altri?
Battiamo le mani?

mercoledì 31 agosto 2011

Diversità etica? no, politica (2)

Ecco uno spunto interessante, l'"Amaca" di Serra di ieri:

Ha ragione Matteo Renzi, quando dice di non credere alla”diversità etica” tra destra e sinistra. Ma dovrebbe spiegarlo alla destra italiana, ai suoi giornali, alla sua classe dirigente, che di quella diversità etica sembrano invece essere i più convinti sostenitori, perché sbarrano gli occhi e si indignano per il caso Penati, ma non battono ciglio di fronte al viluppo di scandali nel quale sprofonda il sistema berlusconiano: il solo giro di assegni del Si-re ai suoi beneficiati (difficile distinguere tra amici, mantenuti, spacciatori di sesso e ricattatori) vale almeno quanto il” sistema Sesto” in termini di valuta, ed è ben piu disgustoso quanto a etica del potere, stili di vita, vulnerabilità delle istituzioni. E dunque, si incoraggi infine la destra italiana a smetterla di considerare “diversa” la sinistra, e dunque più scandalosi gli scandali della sinistra. E a smetterla di avere di se stessa, del proprio leader, della propria classe dirigente, un’opinione così intima, e così rassegnata, da considerare ordinaria amministrazione quel troiaio (toscanismo) nel quale ministri, viceministri e lo stesso leader so-no invischiati fino al collo. Basta con questa pregiudiziale denigra-zione della destra italiana. Basta con i complessi di inferiorità della destra italiana.

Diversità etica? no, politica (1)

Mi appassiona la questione della diversità etica della sinistra e del PD, tanto spesso invocata in questi giorni.

Bene, a mio parere ha perfettamente ragione chi dice che non c'è una diversità etica tra destra e sinistra, e che la differenza, semmai è tutta POLITICA.

Prendiamo la questione Penati e la reazione del partito.
Perfetto equilibrio tra garantismo e richiesta di chiarezza, nessuno che abbia gridato al "complotto" o alle persecuzioni della magistratura (in questo caso sarebbero le "toghe nere").
Un comportamento simile l'abbiamo mai visto nel centrodestra?

Ecco perchè a chi dice che la sinistra non è eticamente diversa dalla destra dico che ha ragione. Non ci sono solo buoni o cattivi.
Ci sono solo uomini che chiedono la verità e la trasparenza, che non si sottraggono alle proprie responsabilità, e altri che vi scappano.

Firmo anch'io

Ho iniziato a pensarci nei giorni scorsi, mi sono convinta questa notte (dopo la Direzione provinciale, anche se non come conseguenza di questa).

Voglio firmare anch'io per il referendum per l'abrogazione della legge elettorale. Lo faccio perchè mi rendo conto che è vero quello che si sta dicendo in questi giorni: è l'unica possibilità di pungolare il governo ad affrontare la questione della riforma della legge elettorale.
E se riforma non sarà, almeno ci sarà il referendum.

In questo momento di sfiducia verso la politica, di dubbi sull'operato di tutti, i cittadini chiedono di poter scegliere chi mandare in Parlamento, indicando chi a loro parere è affidabile, serio, corretto. E non corrotto.

Spero di poterlo fare alla festa democratica che tra poco inizierà a Milano.
Spero lo facciano in tanti, perchè la missione impossibile delle 500mila firme entro settembre divenga possibile.

martedì 30 agosto 2011

Le spese azzardate della Provincia di Milano

Tempo di crisi, enti locali con l'acqua alla gola, la maggioranza in Provincia che piange a ogni approvazione di Bilancio, e che taglia servizi nell'ambito dell'istruzione, dei trasporti e delle politiche sociali.

Eppure a giugno Provincia di Milano ha stanziato 25mila euro per una mostra su Giovanni Paolo II.

Nulla da dire sulla qualità della mostra e -lo dico a titolo personale- sui contenuti.

Ma 25mila euro per una mostra su Giovanni Paolo II, in tempo di crisi economica e di emergenza sociale, a me sembrano davvero tanti.
Troppi.

lunedì 29 agosto 2011

La scuola precaria

Mi stupisco della diatriba Lupi-Gelmini, e mi stupisco persino di essere più vicina alle posizioni del ministro.

Qui trovate il sunto della polemica che era esplosa un mesetto fa, ma che pare sia serpeggiata anche tra gli stand del Meeting (no, tranquilli, non ci sono andata!).

Bene, a Lupi dico solo questo: in alcune classi di concorso vengono immessi in ruolo uno o due docenti ogni due/tre anni. Se creassimo un doppio canale, quello delle graduatorie ad esaurimento e quello dei tfa, come potremmo fare? E' giusto che persone che lavorano nella scuola da anni e che da anni attendono il ruolo debbano vedersi "scavalcare" in nome dell'idea di una "scuola giovane"?

Io credo che, su tutto, debba prevalere il concetto di "una scuola valida".
Ecco perchè il criterio non può essere anagrafico, ma di competenze.
La scuola italiana ha bisogno di insegnanti validi, appassionati e competenti. E purtroppo nè le SSIS, nè i TFA (per citare le ultime "trovate") hanno verificato o verificano questi requisiti.

Aggiungiamo che non possiamo far vivere nel precariato intere fasce di docenti tra i 28 e i 40 anni per "far largo ai giovani". E' giusto che questi "giovani" si formino per l'insegnamento e vengano realmente selezionati. La vogliamo o no la meritocrazia?

domenica 28 agosto 2011

Un sogno (post autolesionista)

C'è bisogno di segnali forti in questo momento di crisi economica.
Credo che come PD non possiamo esimerci.

E allora un sogno (magari potrebbe diventare qualcosa di più), almeno per quanto riguarda il Gruppo Provinciale del PD, che è quello in cui ho la fortuna di lavorare: chiedere che la cifra che la Provincia destìna al gruppo (piuttosto bassa, non pensiate chissà che)per la comunicazione venga invece utilizzata per un progetto anticrisi.

Sono convinta che sì sarebbe una piccola cosa, ma che emulata potrebbe dare risultati consistenti.

sabato 27 agosto 2011

Lo scontrino non è un optional 2

Giusto per continuare il discorso...

Il numero antievasione

Lo scontrino non è un optional

Mi piace molto, nell'ambito della manovra, la proposta del PD di una tracciabilità dei pagamenti superiori a 1.000 euro per prevenire il riciclaggio e soglie più basse, a partire dai 300 euro, per l'obbligo del pagamento elettronico per prestazioni e servizi.

E visto che secondo me tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per cambiare il nostro Paese, per evitare di continuare a trovarci in questa situazione, ricordo una responsabilità che ci riguarda tutti: pretendere lo scontrino o la fattura quando paghiamo una pretazione o un servizio.

Può essere 1,50 euro di gelato o 0,90 per il caffè, oppure i 100 euro dal parrucchiere o i 300 euro dell'intervento riparazione lavastoviglie: non pieghiamoci alla pigrizia, timidezza o convenienza di non chiedere lo scontrino o la fattura.

L'evasione fiscale si combatte anche così, e lo possiamo fare tutti.
Visto che si fa politica a partire dalle piccole cose?

L'incontinenza mediatica di alcuni (post polemico)

Oggi sarò polemica.
Anzi, avrei voluto già esserlo ieri, ma ho preferito limitarmi a un post da rientro.

Nessuno nega la gravità di quello che sta coinvolgendo il PD a partire da Sesto San Giovanni.
Ma è abbastanza irritante l'"incontinenza politica" di alcuni esponenti del PD, che alle persone coinvolte avanzano richieste o indicano comportamenti da tenere.
Peccato che ciò, a mio parere, spetti prima di tutto ai segretari del Partito (nazionale, regionale e provinciale), e soprattutto vada fatta nelle sedi politiche opportune.

Che non sono certo i comunicati stampa selvaggi.

venerdì 26 agosto 2011

Un amaro rientro

Già, il rienro dalle vacanze è stato molto molto amaro.

Primo per la crisi economica e l'incapacità del Governo di dare risposte. O per lo meno di dare risposte credibili, ma soprattutto socialmente eque.

In secondo luogo per l'atteggiamento della gente, che percepisco sempre più carico di rabbia nei confronti della classe politica. Come darle torto? Dobbiamo smetterla di ritenerlo solo un "fenomeno di costume", ma capire che risposte vere e CONCRETE vanno date. Subito.

Infine, non da ultimo però, per l'evolversi della questione Sesto San Giovanni, su cui magari tornerò, anche alla luce dell'eolversi dei fatti.

Per il momento cerco qualcosa che mi addolcisca il rientro, ma l'impresa mi sembra ardua

mercoledì 10 agosto 2011

Un saluto

Mi approprio del blog politico per un saluto veloce: domani partirò per il "greco mar" con la mia famiglia.
Spero di poter scrivere comunque, anche perchè la Grecia, in questo momento, è una delle sfortunate protagoniste della scena europea: mi piacerebbe condividere con voi le impressioni. Da turista, certo. Ma che conosce molto bene la Grecia (molti viaggi, soprattutto per i miei studi).

In ogni caso...
Spero che al mio rientro il "vento sia davvero cambiato" per il nostro Paese, ma anche per il nostro Partito Democratico: scelte precise, forti, che diano il segnale all'Italia che un futuro diverso si può e si deve cercare.
Senza aspettare troppo.

X agosto

[...]
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
Oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

Da insegnante d lettere non potevo non approfittare della data di oggi per questa reminescenza letteraria.
Però...
Però la chiusa di Pascoli è assolutamente attuale nel suo pessimismo.
Eppure io, come tanti altri, non mi rassegno a un mondo che è "un atomo opaco di Male". Mi spiace ma non ci sto: è nelle nostre possibilità renderlo qualcosa di diverso.

E per quanto mi riguarda, fare politica è uno dei tanti, semplici modi.

martedì 9 agosto 2011

Neonazilandia e la piccola Resistenza

Leggo da Vanity Fair (come vedete le mie letture ormai sono proprio da spiaggia!) che un paesino tedesco, Jamel, è diventato la patria dei neonazisti del partito Npd.
Vi abitavano poco più di un centinaio di persone, ma i noenazisti hanno convinto, molto spesso con le cattive, gli abitanti a vendere loro le aitazioni. Le maniere cattive, in particolare prevedevano incendi, sparatorie, cagnolini impalati e altre atrocità.
Qui il Npd fa raduni, esercitazioni militari e quant'altro.

Sapete qual è la notizia che mi ha allargato il cuore di speranza?
Due abitanti, Horst e Brigit Lohmeyer, NON hanno ceduto. Hanno resistito e RESISTONO!

E il loro coraggio va ben oltre. La loro resistenza non è un sopravvivere, ma un vero e proprio lottare: dal 5 al 7 agosto hanno organizzato un festival musicale "di democrazia e tolleranza".

Io credo che avremmo davvero da imparare da questa coppia. Una bella lezione di resistenza e di coraggio.


domenica 7 agosto 2011

Le province sono davvero inutili?

Visto che Di Pietro ha avviato una raccolta firme per un referendum sulla legge elettorale e sull'abolizione delle province, mi sembrava interessante proporvi questa riflessione di Onida:

Le province sono davvero inutili?

Lo so, sono un consigliere provinciale. Ma vi assicuro che non c'è conflitto di interessi: prontissima a farmi da parte per la costituzione della città metropolitana (a Milano, ma anche Napoli, Roma etc.).

sabato 6 agosto 2011

La strage dimenticata (dal governo Berlusconi)

Lo scrivo adesso per le motivazioni già dette, anche se questo post era nella mia testa il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna.

Per il secondo anno consecutivo nessun rappresentate del governo (figuriamoci il Presidente del Consiglio stesso!) alla cerimonia di commemorazione.
Repetita iuvant.
Già, iuvant a capire che il Governo non vuole esserci: è una scelta, voluta, pesata. Il problema è che è qualcosa anche di moralmente e culturalmente inaccettabile: significa bruciare le speranze di tutti i familiari delle vittime di sapere tutta la verità.
Significa dire "non ci interessa, sono fatti vostri".

Mi chiedo, dopo l'esperienza di Utoya, che farebbe il governo norvegese al posto di Berlusconi.

Seveso: ci risiamo!

Purtroppo i problemi di Milano e provincia non vanno in vacanza.
Anzi, nella città semideserta di agosto sembrano fare ancora più rumore e rivendicare con forza maggiore di essere risolti.

Ecco di nuovo l'esondazione del Seveso, intollerabile per una città con la vocazione europea di Milano. Intollerabile perchè dura da troppo tempo.

Vedi articolo de Il Giorno

In fondo alla pagina che vi ho linkato, le dichiarazioni dell'assessore Maran.
Una conferma di quello che noi in Provincia diciamo da tempo: la questione del Seveso va risolta, e va fatta da Provincia e Regione.

Finalmente!

Finalmente posso riprendere a scrivere, anche se solo per poco: il mio computer è rotto e approfitto di quello del lavoro del marito, che sta trascorrendo il classico week end del maschio italiano che "lavora, mentre la famiglia è al fresco in montagna, e la raggiunge per il fine settimana".

Mi è spiaciuto non poter scrivere, perchè questa settimana ci sono stati davvero tanti spunti di riflessione da condividere. Un po' alla volta recuperiamo.

Di certo non è stata una settimana bella per il nostro Paese e per la nostra politica. Ma purtroppo questo è un copione che ripete ormai troppo spesso...

domenica 31 luglio 2011

Semina vento

Visto che si amo in clima di vacanza, mi permetto di consigliare un libro che ho letteralmente divorato e che ho anche consigliato ai miei studenti.
E' un romanzo politico, che ci interroga sui difficili temi dell'integrazione e dell'intolleranza di alcuni movimenti.
Alessandro Perissinotto, Semina Vento.

Solo un ricordo

Solo una parola per ricordare il giornalista D'Avanzo: grazie.

Grazie per aver messo il tuo talento e la tua passione al servizio della gente, per averle permesso di "aprire gli occhi" e di formarsi opinioni critiche.

Sono ancora più convinta della necessità, urgente, di giornalisti veri per il nostro Paese. E liberi.

sabato 30 luglio 2011

La Provincia di Milano alla marcia della pace?

Giovedì 28 luglio si sono chiusi i lavori del Consiglio Provinciale, prossimo appuntamento il 1 settembre.

Che significa solo 24 giorni prima della Marcia della Pace Perugia-Assisi, a cui la Provincia di Milano ha sempre partecipato. Almeno fino al 2010, primo anno della giunta Podestà.

Ora, visto che non si possono trovare scuse, se non di natura prettamente ideologica, ho presentato una mozione in cui chiedevo che la Provincia riprendesse questo impegno, che credo, ora più che mai, abbia anche un forte significato civile.

Dico solo questo, l'ho presentata a gennaio. Non si è ancora discussa. Anzi, non si è ancora VOLUTA discutere.

L'appello di Napolitano per l'emergenza carceri

Anche il capo dello Stato ha lanciato un appello a proposito dell'emergenza carceri.

In Provincia abbiamo provato ad occuparcene, proponendo un ordine del giorno sul problema dell'affollamento: ci abbiamo messo un anno, perchè il documento veniva "sapientemente" rispedito in commissione.
Soprattutto per volontà della Lega, che ci teneva ad inserire l'informazione che molti detenuti erano stranieri e che per risolvere l'emergenza sarebbe "bastato" spedirli a scontare la pena nelle carceri dei loro Paesi.

Solo con lo sciopero della fame del mio collega Enrico Borg, si è riusciti ad approvare a metà luglio un ordine del giorno, anche se avremmo voluto fare di più.

L'appello di Napolitano ci ricorda che gli sforzi fatti fino ad ora non bastano. Almeno se vogliamo essere una un Paese civile.

venerdì 29 luglio 2011

Le offese di Gasparri a Sesto San Giovanni

Ho già parlato della questione Sesto San Giovanni, e di come ho conosciuto e amato il PD di questa città.

Oggi voglio solo condividere la rabbia, quasi la nausea nel sentire l'intervento di Gasparri al Senato che invita a cercare il "regime a Sesto San Giovanni", e che parla per questa città di un sistema di illegalità.

Diciamo basta a questi insulti.
La nostra città non merita queste offese, perchè la sua storia testimonia, dai tempi della Resistenza, tenacia, solidarietà, capacità di modernizzarsi e lealtà.

Le parole di Gasparri (che stridono ancora di più in bocca a un esponente del PdL) hanno passato la misura.

Ora spetta a noi sestesi reagire con fermezza e rivendicare tutto il buono che c'è in questa città, orgogliosi della nostra storia e dei risultati raggiunti.

il cannocchiale

La Lega pretende ciò che (forse) non è in grado di fare

Ecco quello che penso del "permesso di soggiorno a punti", nuova trovata del governo e dei suoi ministri padani.
Per il permesso di soggiorno, si pretende che gli immigrati sappiano dimostrare una serie di conoscenze.

Innanzitutto del funzionamento del Parlamento: qui chiedo quanti studenti italiani della scuola secondaria superiore lo conoscano

In secondo luogo della lingua italiana, grazie a 510 ore di lezioni offerte dallo stato, spalmate su due anni. Il che significa circa 5-6 ore alla settimana: quanto previsto per gli studenti italiani nella scuola secondaria. Cioè quanto previsto per studenti madrelingua, che studiano le regole della grammatica già da cinque anni. E che poi magari diventano pure i nostri politici. Non importa se loro quelle regole non le hanno mai imparate, per permettere agli altri di fuggire alla miseria pretendono che sappiano il congiuntivo.

Infine - vi sembrerà una barzelletta- pretendono la conoscenza della Costituzione. Sì, avete sentito bene: il nostro governo spesso "anticostituzionale" pretende la conoscenza della Costituzione.
Forse sono rimasti a quel famoso appello: "se la conosci, la eviti".

giovedì 28 luglio 2011

La politica under 18

14 anni: ecco l'età della più giovane vittima sull'isola di Utoya. E sapete una cosa? Non era lì perchè figlio di qualche laburista presente all'incontro.
Era lì perchè attivista del partito, impegnato nella politica tanto da recarsi al campo di Utoya. E lì morire per mano di un folle.

L'età di questo ragazzo mi ha colpito, come mi ha colpito leggere di tanti diciottenni coinvolti nella strage perchè arrivati a Utoya per il raduno laburista.

Noi quanto dovremo aspettare per vedere ragazzi così giovani interessarsi della cosa pubblica?

Il "trota" e il suo cursus honorum

Della vicenda dei dossier per facilitare la carriera del "Trota" (io avrei preso le distanze da mio padre il giorno stesso in cui fu formulato quel soprannome) non è il caso di parlare, tra i "forse", i "se" e così via...

Ma oggi riflettevo sulla sua carriera. Di punto in bianco si è trovato a guadagnare una cifra esorbitante, catapultato in un ruolo istituzionale tutt'altro che marginale. Inquieta ancor di più il fatto che non si senta assolutamente in dovere di dimostrare che quel posto se non se lo è proprio meritato almeno se lo sta guadagnando (o almeno io ho questa percezione, voi?)

Poco più di due settimane fa ho "diplomato" una classe di studenti, liceo scientifico.
Ragazzi in gamba, con ottime potenzialità e sogni nel cassetto: diventare ingegneri, medici, fisici,astrofisici, veterinari, e anche insegnanti.

Mi sembrano anni luce lontano dal "trota". Non solo per il "destino economico" che li attende (dubito che tra due anni qualcuno di loro possa sedere al Pirellone come Consigliere).

Ma soprattutto per la voglia di dimostrare quanto valgono.

mercoledì 27 luglio 2011

AAA Insegnanti di sostegno

Cercasi.
Anzi, si necessitano. Ma vengono tagliati. Il prossimo anno scolastico aumenterà il numero degli alunni disabili e diminuirà quello degli insegnanti di sostegno.

Ancora un segnale forte di come questo governo non investa sulla scuola.E a farne le spese, prima di tutto, chi dovrebbe essere maggiormente tutelato e chi dovrebbe vedersi garantite pari opportunità.

Continuo a pensare che un Paese che non investe sulla scuola e sulla formazione sia un Paese destinato a chiudersi sempre più in se stesso, relegandosi ai margini di modernità e sviluppo.

Con "abiti appariscenti"

Con "abiti appariscenti" rischi aggressioni, stalking e violenze.
Di fatto è questo il contenuto di un opuscolo patrocinato dal comune di Roma destinato alle donne e contenente consigli su come evitare aggressioni o violenze in genere.
Pare che tra i consigli ci sia pure di "evitare gli abiti appariscenti" se si viaggia in metropolitana la sera.

Posso anche capire l'ingenua buona fede di questi consigli, ma sono pericolosissimi. Lasciano passare l'idea che se una donna si veste in modo appariscente (che poi...cosa vorrà mai dire?) allora in qualche modo la violenza se la va a cercare.

E' una forma mentis che offende le donne.
Ma anche gli uomini. Neanche fossero animali incontinenti davanti a una minigonna.

martedì 26 luglio 2011

La lettera di Bersani oggi sul Corriere

Riporto un passaggio della meravigliosa lettera di Bersani (che potete leggere per intero qui http://www.corriere.it/politica/11_luglio_26/bersani-lettera-legge-sui-bilanci-partiti_d7fdf76a-b747-11e0-bc88-662787a705c0.shtml ) e che credo dia la risposta migliore, che ognuno di noi iscritti al PD non può che condividere, in particolare noi sestesi.

A prescindere dalle loro conclusioni, non neghiamo dunque il turbamento che ci viene dalle indagini in corso. Sappiamo, anche per il futuro, di non poter essere immuni da sospetti più o meno fondati e da rischi. Sappiamo che anche noi dobbiamo aprire quattro occhi e fare tutto quanto ci è possibile per migliorare procedure di garanzia ed evitare che venga oscurata la nostra missione. I principi ispiratori all’origine del Pd sollecitano comportamenti civici esigenti, sobrietà e rigore nell’azione di governo e sensibilità verso il problema e i rischi della corruzione. La sfida quotidiana della buona amministrazione sta nell’applicare canoni severi anzitutto verso se stessi e i propri amici. Questo è ciò che pensiamo.
Sia altrettanto chiaro tuttavia che tuteleremo con ogni energia e in ogni direzione il buon nome del Partito democratico. Lo dobbiamo innanzitutto ai grandi valori ai quali ci riferiamo, che ci sono stati consegnati dal sacrificio di tanti e che ci impegniamo a non tradire. Lo dobbiamo alle centinaia di migliaia di donne e uomini che ci sostengono con onestà e convinzione, come si può vedere fisicamente in questi stessi giorni nelle feste che organizziamo ovunque; donne e uomini fortunatamente sensibilissimi ai temi del civismo e dell’etica pubblica. Lo dobbiamo in particolare al nostro Paese che ha bisogno per la sua riscossa di una forza politica responsabile, aperta e pulita. È per questo che niente potrà scoraggiarci e nessuno potrà intimorirci.
Al di fuori di una politica che sappia migliorarsi e farsi rispettare, c’è forse un’altra strada per l’Italia? Vogliamo forse continuare sulla strada di soluzioni eccezionali e sconosciute alle altre democrazie del mondo? Vogliamo affidarci ad ulteriori scorciatoie dopo quello che abbiamo visto in questi anni? Sarebbe disastroso. Tocca a noi evitarlo, certamente. Ma non solo a noi. Non c’è bisogno di negare i problemi della politica, in ciascuno dei suoi lati. C’è solo bisogno di non spargere sale sul buono che già vive o che sta nascendo. C’è bisogno che nessuno si senta esentato dal compito di contribuire, in ogni campo, in ogni situazione, alla riscossa civica del Paese.
Pier Luigi Bersani

La mia Sesto. Il mio PD

Ho pensato a lungo se scrivere qualcosa sulla bufera che sta colpendo la mia città, Sesto San Giovanni, e il mio partito. Avevo deciso di no, perchè le voci che si sono sentite in questa vicenda sono state davvero tante (forse troppe?), e non credo di poter portare nessun valore aggiunto alla questione.
Però.
Però il cuore mi continuava a dire altro, sollecitato dal fatto di non essere in città, perchè "chiamata" al mio dovere di mamma.

Non voglio entrare nel merito di una questione enorme, che tocca solo ed esclusivamente alla magistratura dipanare.
Non voglio schierarmi tra i garantisti o i giustizialisti, perchè ormai va di moda così.

Voglio semplicemente dire che il PD che ho conosciuto in questi anni a Sesto (dal gennaio 2008) è lontano anni luce da come lo si dipinge o da come, da parte di alcuni, lo si vorrebbe presentare. E' un partito di gente appassionata, coesa, alla mano. E' un partito che apre ai giovani e ai giovani dà fiducia. E' un partito di gente che la domenica mattina si alza presto per stare ai gazebo o per aprire i circoli, per incontrare la città.
E' un partito che, come ricorda il nostro attuale Sindaco, ci ha sempre messo la faccia.
E se ripenso alla mia esperienza personale, al fatto che questo partito abbia chiesto a me, appena entrata in politica, donna, giovane (lasciatemelo credere!) di candidarmi alle provinciali 2009 per la nostra città...mi chiedo con che coraggio si possa parlare di vecchi sistemi, di casta.

Ai giovani della mia città dico che se le vogliamo bene, se c'interessa, dobbiamo continuare l'impegno politico, con rigore, moralità e generosità.
L'anti-politica distrugge, ma poi cosa resta oltre alle ceneri?

Sulla strage di Utoya e le derive di estrema destra

E' troppo vera per non essere letta.
Mi limito a copiarvi l'Amaca di Serra, pubblicata oggi su Repubblica...credo colga nel segno, senza bisogno davvero di aggiungervi altro.

Il brigatista rosso che spara alla nuca è un folle o un criminale politico? L’attentatore fascista che mette una bomba su un treno è un folle o un criminale politico? I jihadisti che hanno abbattuto le Due Torri sono folli o criminali politici? Nessuno ha mai avuto dubbi in proposito: si tratta di crimini politici, con movente politico e scopo politico. E dunque non si capisce proprio, leggendo molti dei commenti alla strage norvegese, perché mai la mattanza di quasi cento ragazzi di sinistra per mano di uno schifoso fanatico di destra non debba essere inquadrato nella sua piena, ovvia natura di delitto politico, maturato nella cultura razzista del suprematismo bianco, delle “radici cristiane” brandite come arma letale, dell’odio furente contro l’Europa della tolleranza, dell’integrazione, della democrazia.
Se non capiamo questo, e trattiamo l’orrido Breivik come un paranoico “a caso”, un incidente psichiatrico dalle conseguenze inaudite, allora non capiamo la profondità e la gravità della rottura culturale, politica, umana tra la destra estrema e la società aperta, che cerca un faticoso ordine amministrando il disordine vitale dell’immigrazione e della globalizzazione. Hitler era un pazzo? Certo, era anche un pazzo. Ma la pazzia che arriva al governo, e scatena la guerra globale e organizza lo sterminio, è politica allo stato puro. E si combatte con la politica.
da La Repubblica del 26/07/2011.

mercoledì 1 giugno 2011

La forza gentile di Milano

Va bene. Parlare del successo di Pisapia a Milano e in generale del centrosinistra in tutta Italia non è facile: c'è già chi lo fa con maggiori competenze di me. Ma non credo di poter e voler evitare di condividere con voi qualche "pensiero sparso", qualche riflessione che parta dal capolavoro politico che sono state le elezioni di Milano.

Non voglio chiedermi il perchè Pisapia ha vinto, se è cambiato davvero il vento, se il berlusconismo è davvero finito. Voglio solo condividere tre elementi che mi hanno colpito nella campagna di Pisapia e che credo debbano essere patrimonio delle prossime sfide politiche.

1. La meglio gioventù: i giovani sono tornati ad interessarsi di politica, ad emozionarsi, a partecipare. Alla faccia di chi li ritiene animali da ingrassare con i reality, il qualunquismo di mezza età e gli "dei falsi bugiardi" della moda a tutti i costi (anche economici). Io ho davvero ammirato, commossa ed entusiasta, tutti quei diciottenni e quegli universitari che hanno speso energie per la campagna di Pisapia, che si sono riversati in piazza Duomo lunedì 30 maggio e che hanno capito che fare politica non è avere le mani in pasta, ma partecipare al bene pubblico. A loro dico grazie per la boccata di speranza, voglia di fare e forza di volontà che insegnano a tutti noi.

2. La forza gentile di Giuliano: umanamente difficilissima. Un uomo che si è visto attaccare privatamente e pubblicamente nei modi più squallidi e meschini, su cui si sono dette le peggior cose, che è stato vittima di mistificazioni ai limiti del pudore, ha risposto con il sorriso, senza MAI abbassarsi al livello degli avversari.
Ecco la politica che voglio e che finalemte ho visto: lontana dai salotti urlanti, dalle bagarre imbarazzanti, ha dimostrato che, se si è convinti delle proprie ragioni, bastano rispetto dell'avversario e coerenza. Le idee penseranno a convincere.
Rispondere ai manifesti elettorali di bassa Lega (!!!) sulla Zingaropoli, o alle paure cielline della "mecca dei Gay" con un testo di Brecht: questa è PURA CLASSE.

3. L'uomo e i partiti: l'elettorato ha scelto un candidato relativamente nuovo sulla scena politica italiana, sostenuto da un popolo "arancione" che esulava anche dai partiti.Eppure da questo candidato i partiti che lo sostenevano sono stati rafforzati. Bilancio positivo per entrambi, insomma.
Ma soprattutto un grande monito e una grande speranza per la politica di domani: impensabile rinunciare all'esperienza dei Partiti ( come dico sempre si miei studenti: oltre alla pars destruens ci deve essere anche quella costruens - vero Grillini?) ma possibile, possibilissimo pensare a uomini nuovi.

Grazie Milano!

mercoledì 27 aprile 2011

Facendo un "bilancio": tagliate soprattutto le politiche sociali.

Approvato il bilancio di palazzo Isimbardi:bilancio precario, che taglia soprattutto le politiche sociali

Un bilancio di circa 780 milioni precario perché si basa soprattutto sulla futura vendita degli immobili dell’ente, che non si sa se e a che cifra avvenga.

Il centrosinistra è riuscito a ottenere l’impegno per trecentomila euro da destinare agli sconti per il trasporto pubblico, 2 milioni di euro per dare nuovo impulso alla realizzazione della rete in fibra ottica della Provincia e la creazione di un fondo anticrisi finanziato con parte dei futuri provenienti del dividendo di Sea.
È passato anche un ordine del giorno che impegna la giunta di Palazzo Isimbardi a promuovere i servizi della prima infanzia e a dare sostegno alle associazioni che gestiscono queste strutture. Ma non basta di questi tempi, quando la crisi economica colpisce soprattutto le donne, costrette in molti casi a stare a casa dopo la maternità

E in merito ai tagli per il sociale?Il bilancio approvato dal centrodestra ha ridotto drasticamente le risorse. Solo per questo settore nel 2009 erano stati stanziati 35 milioni, nel 2010 ce n’erano 22, nel 2011 ce ne sono solo 15. Intanto è negativo anche il giudizio sul fronte scuola: non si è voluto dar seguito al progetto di installare pannelli solari sui tetti delle scuole superiori, di competenza della Provincia. Ma la Lega è riuscita a far passare un emendamento singolare in tempi di ristrettezze: 35mila euro ‘per iniziative di valorizzazione della cultura lombarda’.

giovedì 24 marzo 2011

La presidentessa delle Pari Opportunità dice no agli aiuti alle donne!

Altro episodio particolarmente surreale, sempre durante la discussione del Bilancio 2011, tuttora in atto in Consiglio Provinciale.

Su un ordine del giorno della consigliera De Marchi (PD), in cui si chiedeva di sostenere le realtà che lavorano per l'inserimento lavorativo e il ricollocamento delle donne, ho scelto di intervenire, rivolgendomi alle colleghe della mggioranza.

Ho chiesto loro di prendere atto della situazione del nostro Paese, in cui una donna, a parità di curriculum (ma anche con un curriculum più prestigioso) è sempre sfavorita rispetto a un uomo.

Bene, quasi tutte hanno votato contro la mozione. La consigliera Tacchini, presidentessa della Commissione Pari Opportunità, si è semplicemente astenuta dal votare l'aiuto alle donne nell'ambito lavorativo.

A che cosa serve la commisione Pari Opportunità?

Mi auguro che nessuna delle donne che oggi hanno votato contro all'OdG del PD si debba mai trovare a scegliere tra FAMIGLIA e LAVORO, che mai la differenza di genere debba essere considerata un ostacolo invece che una risorsa!

Bilancio Provinciale 2011: un aiuto agli asili nido dal Pd!

Finalmente, nel mare magnum della schizofrenia politica (ormai è il mio mantra da una settimana a questa parte), una bella notizia!

Ieri è stato approvato un ordine del giorno, da me presentato, in cui si chiede l'impegno della Provincia, non solo per la realizzazione di nuove strutture per la Prima Infanzia, ma anche per la valorizzazione delle strutture già esistenti, attraverso il sistema dei convenzionamenti con i Comuni e le Associazioni di rappresentanza.

Stanca, ma soddisfatta!

lunedì 21 marzo 2011

Commissione antimafia? Il centrodestra dice "no grazie"

Il centrodestra in Consiglio Provinciale boccia la proposta dell'opposizione di stanziare nel Bilancio di previsione risorse per sostenere le associazioni che si spendono nella lotta alle mafie. Lo stesso, immotivato, NO anche alla richiesta di istituire nuovamente una Commissione Consiliare di studio sulle infiltrazioni mafiose.

Eppure, se ci si guarda intorno con un minimo di onestà intellettuale, è evidente una diffusione capillare e radicata della criminalità organizzata anche nella Provincia di Milano. Forse per i leghisti sarà difficile ammetterlo, ma il milanese non è immune dal fenomeno.

Perchè allora fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia?

martedì 15 marzo 2011

Ancora strumentalizzazioni per il nostro Inno

Ore 15.27: all'appello nominale per iniziare il Consiglio risulta mancante il numero legale (che avrebbe dovuto essere garantito dalla maggioranza, dovendo iniziare la discussione sul bilancio).
A mancare sono ovviamente i consiglieri della Lega, che preferiscono far saltare una seduta di Consiglio piuttosto che ascoltare Mameli (quando si dice.. il "celodurismo" leghista...).

Forzatura del Presidente del Consiglio: si suona l'Inno, poi si fa l'appello, dando la possibilità ai leghisti di arrivare in aula.

Alla mia obiezione e alla mia richiesta di suonare l'Inno una volta dichiarata aperta la seduta di Consiglio, un NO perentorio: l'Inno deve precedere la seduta, quindi va bene così, anche prima che la seduta stessa esista!

A questo punto suoniamolo alle 7.00 del mattino: precederà comunque la seduta!

Altro che fedeltà alla Costituzione, difesa del nostro Paese...qua si strumentalizza anche l'Inno nazionale pur di accontentare il fedele alleato leghista.

venerdì 11 marzo 2011

Fratelli d'Italia...ma non troppo!

Ieri ho dimenticato (in realtà era un vero e proprio tentativo di rimozione freudiana) di raccontare il secondo capitolo del teatrino padano in Provincia.
Come previsto dalla mozione approvata lo scorso giovedì, ogni Consiglio si aprirà con l'Inno d'Italia.

Ovviamente i nostri "fratelli d'Italia" leghisti non si sono presentati, ma il fatto ben più grave è un altro. L'assessore all'Istruzione, Marina Lazzati, si è dimenticata del suo ruolo istituzionale e ha preferito anteporvi le sue origini leghiste: abbandona l'aula, ma lo fa sotto gli occhi degli studenti che hanno trascorso tutto il giorno con lei, per l'iniziativa "un giorno con l'assessore", finalizzata ad educare i giovani al dititto alla cittadinanza e alla conoscenza delle istituzioni.

Quando si dice..."l'allievo supera il maestro"! Ma forse era piuttosto facile, data la natura del maestro, no?

giovedì 10 marzo 2011

I lavoratori di Afol Milano in Consiglio Provinciale

Oggi l'Aula del Consiglio Provinciale è gremita: sono presenti i lavoratori di Afol Milano, giustamente allarmati per il loro futuro lavorativo, totalmente nelle mani del nuovo CdA, dopo che il precedente si era interamente dimesso  per impedire la nomina dell'attuale direttore generale (non crediamo di trovarci di fronte a episodi di sommo eroismo tout court, visto che due componenti si sono fatti ri-nominare e attualmente siedono ancora lì, nel CdA).

Dunque, il lavoratori sono giustamente allarmati.
Perchè? Perchè Già domani il CdA potrebbe varare i  nuovi bandi, per i criteri dei quali non c'è ancora alcuna certezza.
Sarà verisimilmente l'occasione di un nuovo Spoil System?
Sarà lo strumento per piazzare "amici degli amici" sulla pelle degli attuali lavoratori?

Iniziativa sui diritti civili

Un invito a partecipare, per discutere insieme un tema davvero "caldo"!



http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=152599671463829

mercoledì 9 marzo 2011

Trasporti: aumenti e tagli

Oggi in Commissione Provinciale Trasporti, nell'illustrazione bilancio, abbiamo avuto la conferma di una situazione allarmante.
Si annunciano infatti aumenti tariffari compresi tra il 10 e il 20%, a partire dalla fine dell'estate, così da adeguarsi a quello già messo in atto da Regione Lombardia da febbraio e a quello ancora in discussione per maggio.
Ciò che più allarma è che all'aumento tariffario si accompagnerà anche un taglio dei servizi. Dall'Assessorato cercano di rincuorarci, dicendoci che saranno tagli minimi, ma sempre di tagli si tratterà.
Nessuna nuova, invece, sul fronte delle iniziative per un miglioramento della qualità dei Trasporti.

E' così che vogliamo far fronte alle emergenze traffico e smog e diventare un'area metropolitana degna dell'Europa?

martedì 8 marzo 2011

Quanta strada da fare...

Prima degli auguri di consuetudine, un memorandum: abbiamo ancora tanta strada da fare, perchè la democrazia paritaria non è ancora una realtà.

E quindi un augurio speciale pieno di gratitudine per chi sta lottando, culturalmente e politicamente, per realizzarla.
Un augurio a tutte noi donne, continuamente chiamate a sostenere mille ruoli (compagne, mogli, madri, lavoratrici etc.), e capaci di farlo sempre al meglio.
Un augurio alle nuove giovani donne, perchè possano sempre affermare la loro dignità.
Un augurio al nostro Paese, perchè possa scoprire, tutelare e valorizzare la diversità di genere, realizzando concretamente, non solo mediaticamente, le Pari Opportunità.

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Più donne in politica: doppia preferenza di genere e via il listino bloccato

08.03.2011 - Valmaggi e Cavicchioli: più donne in Consiglio con la doppia preferenza e senza listino bloccato

Troppo poche le donne nelle istituzioni, a partire dalla Regione Lombardia che ha solo sette consigliere donne su un totale di ottanta e un solo assessore su 16. È anche colpa della legge elettorale che non favorisce il riequilibrio di genere. Per questo motivo il gruppo regionale del Partito democratico lancia una raccolta firme on line per sostenere la modifica della legge elettorale partendo da due proposte fondamentali: la doppia preferenza di genere e l’abolizione del listino bloccato.
"La Lombardia – spiegano le consigliere regionali del PD Sara Valmaggi e Arianna Cavicchioli - non è tra le regioni virtuose quanto alla presenza e alla valorizzazione delle donne, almeno non secondo il modello che abbiamo in mente noi, che è quello della prevalenza del merito e delle pari opportunità d’accesso.
In consiglio regionale della Lombardia la presenza femminile non arriva al 9%, mentre la regione Campania, grazie all’introduzione nella legge elettorale della doppia preferenza è arrivata al 23%, circa un quarto. È la strada che dobbiamo percorrere anche noi, contestualmente all’abolizione del listino bloccato. Per questo chiediamo a chi è d’accordo di sostenerci, sottoscrivendo la proposta sui nostri siti internet".
È possibile già da oggi sottoscrivere per la cancellazione del listino e l’introduzione della doppia preferenza su
www.blogdem.it e sul profilo facebook del gruppo (facebook.com/gruppopdlombardia), da domani anche sul sito del gruppo, www.pdregionelombardia.it.
Anche le donne del PD lombardo inizieranno a breve una campagna ad hoc.
Milano, 7 marzo 2011
8 marzo, il PD lancia raccolta firme on line per cambiare legge elettorale lombarda

giovedì 3 marzo 2011

Il triste teatrino padano

Anche in Consiglio Provinciale di Milano assistiamo al triste teatrino dei consiglieri leghisti, fedeli all'ordine di scuderia del partito (anzi no, movimento - per citare loro stessi) nazionale e regionale.
Si discutono tre mozioni relative alla celebrazione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, presentate rispettivamente da PD, IDV e PDL.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti, ma non per i loro.
Quatti quatti abbandonano l'aula, noncuranti del rispetto delle Istituzioni, e non si vedranno più fino al termine dei lavori del Consiglio. Le mozioni vengono approvate bipartisan, ma resta l'amaro in bocca.

E' una vittoria politica, certo, ma è una "sconfitta" per l'Italia.
E' una sconfitta il fatto che una parte della classe politica di un Paese, che siede nelle sue istituzioni, che guadagna i soldi di quello Stato, non voglia celebrare le sue origini.
I leghisti dicono "Padroni a casa nostra". Ma qual è la loro casa?

giovedì 17 febbraio 2011

Sesto San Giovanni "fa Provincia"

Oggi si è tenuta la visita delle commissioni Cultura e Affari Istituzionali del Consiglio Provinciale di Milano agli ex siti industriali di Sesto San Giovanni: si è compiuto un ulteriore passo avanti verso la candidatura della città come patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
La visita della Provincia  è nata in seguito all’approvazione all’unanimità in Consiglio provinciale della mozione presentata dal Partito Democratico per sostenere la candidatura di Sesto all’Unesco. Un atto dovuto per una città che ha dato tanto alla storia industriale e operaia del Paese.
Oggi la delegazione provinciale ha potuto vedere da vicino i luoghi di questo sito industriale unico, dall’area Breda a ciò che rimane degli stabilimenti Concordia e Unione della Falck. L’augurio è che l’impegno preso dalla Provincia si traduca in un’accelerazione verso il riconoscimento della città come patrimonio dell’Unesco. Mi aspetto l’impegno di tutte le istituzioni in questa grande sfida, che si somma alla grande trasformazione firmata da Renzo Piano che interesserà nei prossimi anni l’area Falck.

lunedì 17 gennaio 2011

I vizi della lucchesità costano alla Provincia 10 mila euro

Podestà continua a lamentarsi per la mancanza di fondi, eppure decide di spendere 10 mila euro da destinare all’Associazione Occidens per la presentazione del libro ‘Lucchesità Vizi e Virtu’. Certo 10 mila euro in un bilancio di una Provincia non sono molti, ma sono una cifra decisamente considerevole se si parla di una presentazione di un libro.
Nella delibera di giunta del 29 dicembre scorso  è stata approvata la concessione di contributi a favore di enti e organismi per un totale di 65 mila euro. Tra di esse spiccano i 10 mila euro suddetti, una cifra ragguardevole se commisurata al totale dei contributi e certamente sovrastimata per la presentazione di un libro.
Oltretutto l’Associazione Occidens, della quale guarda caso il senatore del Pdl Marcello Pera è presidente onorario, ha sede a Lucca e nella Provinca di Lucca organizza le proprie iniziative”.
Anche il tema del libropare un po’ curioso: viene decritto sui siti che lo distribuiscono come ‘un piccolo pamphlet sul tema della Lucchesità. Un piacevole momento di confronto su tematiche care alla nostra identità cittadina (Lucca ndr) e che possa costituire un gradito omaggio, che saprà coinvolgere gli interlocutori entro una dinamica discussione su temi cittadini.
A questo punto mi chiedo quanti saranno i cittadini milanesi interessati alle dinamiche interne alla città di Lucca? E, essendo ovvia la risposta, perché spendere 10  mila euro per presentarlo?.

Attendo la risposta all'interrogazione presentata in questi giorni all'Assessore di competenza.