lunedì 12 settembre 2011

E l'11 settembre cileno?

Simone scriveva ieri su Facebook
"Sono passati 10 anni, ma ne sono passati anche 38. Ed era sempre l'11 settembre"

Il riferimento è al golpe di Pinochet in Cile, del 1973, che con l'appoggio dei ceti più benestanti, degli Stati Uniti e di alcuni vertici della Chiesa, rovesciò il governo di Allende (morto nel golpe).
Fu una durissima dittatura, finita solo nel 1990, rimasta celebre per le continue violazioni dei diritti umani, per l'uccisione di più di 3mila oppositori politici e per l'arresto di tutti i "non allineati" con il potere.

Ecco, l'ho scritto per ricordarmelo. Perchè ogni massacro, ogni violazione dei diritti umani, ogni vita spezzata, merita il nostro ricordo e la nostra memoria.
Indipendentemente dal Paese teatro della tragedia.

2 commenti:

simone luchessa ha detto...

Grazie Roberta, per aver ripreso e inoltrato il mio post. Tutti gli anni, nel mio piccolo, quando arriva l'11 settembre, cerco di ricordare anche il Cile e Allende. Lo faccio perchè lo ritengo giusto, perchè considero il golpe cileno, purtroppo, il paradigma di alcuni decenni di storia del sudamerica (e forse del mondo), perchè la figura politica, umana e morale di Allende mi ha sempre affascinato e, infine, perchè concordo con la frase finale del tuo commento. Grazie ancora e a presto (se domani sono alla festa a Lampugano passo a salutarti)

Roberta ha detto...

@Simone
grazie per il tuo contributo!
Purtroppo, come ho scritto, alla festa non ho potuto andare. Sarò presente al dibattito domenica, su Welfare e donne, appunto al "Caffè delle donne"

Posta un commento