Lo scrivo adesso per le motivazioni già dette, anche se questo post era nella mia testa il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna.
Per il secondo anno consecutivo nessun rappresentate del governo (figuriamoci il Presidente del Consiglio stesso!) alla cerimonia di commemorazione.
Repetita iuvant.
Già, iuvant a capire che il Governo non vuole esserci: è una scelta, voluta, pesata. Il problema è che è qualcosa anche di moralmente e culturalmente inaccettabile: significa bruciare le speranze di tutti i familiari delle vittime di sapere tutta la verità.
Significa dire "non ci interessa, sono fatti vostri".
Mi chiedo, dopo l'esperienza di Utoya, che farebbe il governo norvegese al posto di Berlusconi.
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