giovedì 28 luglio 2011

Il "trota" e il suo cursus honorum

Della vicenda dei dossier per facilitare la carriera del "Trota" (io avrei preso le distanze da mio padre il giorno stesso in cui fu formulato quel soprannome) non è il caso di parlare, tra i "forse", i "se" e così via...

Ma oggi riflettevo sulla sua carriera. Di punto in bianco si è trovato a guadagnare una cifra esorbitante, catapultato in un ruolo istituzionale tutt'altro che marginale. Inquieta ancor di più il fatto che non si senta assolutamente in dovere di dimostrare che quel posto se non se lo è proprio meritato almeno se lo sta guadagnando (o almeno io ho questa percezione, voi?)

Poco più di due settimane fa ho "diplomato" una classe di studenti, liceo scientifico.
Ragazzi in gamba, con ottime potenzialità e sogni nel cassetto: diventare ingegneri, medici, fisici,astrofisici, veterinari, e anche insegnanti.

Mi sembrano anni luce lontano dal "trota". Non solo per il "destino economico" che li attende (dubito che tra due anni qualcuno di loro possa sedere al Pirellone come Consigliere).

Ma soprattutto per la voglia di dimostrare quanto valgono.

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