lunedì 31 dicembre 2012
Solo un anno fa
Solo un anno fa i miei programmi e i miei progetti erano tutt'altra cosa. Avevo un pancino piccolo (più piccolo di adesso, che è disabitato!) e mi immaginavo di lavorare fino all'ottavo mese, inarrestabile, per poi prendermi sei mesi, anche un anno,di maternità.
Mi immaginavo impegnata in lunghe passeggiate, col tempo finalmente di preparare gustose cene per la famiglia, e di tornare ad allenarmi in piscina.
Poi tutto è cambiato.
Ho smesso di lavorare al settimo mese, perché non ce la facevo più (e, per una donna orgogliosa come me, è stato difficile!), ho accettato con entusiasmo e un po' di paura un nuovo lavoro, pieno di responsabilità verso gli altri. È arrivato Valerio, e con lui la vita a 4. Meravigliosa.
E da allora poche passeggiate, nessun allenamento in piscina, cena spesso improvvisata o scongelata. Stanchezza tanta. Parecchie sere fuori casa.
Eppure non smetterò mai di ringraziare per la nuova piega che ha preso la mia vita e la nostra famiglia.
Per la possibilità di prendersi cura della mia città e per tutte quelle persone che, più o meno in vista, lo fanno insieme a me ogni giorno, e di cui prima quasi ignoravo l'esistenza.
Certo, accanto alla sensazione di pienezza e di soddisfazione che si prova quando si riesce a prendere decisioni per il bene comune, spesso ho sperimentato anche quella di impotenza di fronte al malessere e ai disagi dei cittadini.
Il 2012 mi ha aperto gli occhi su "un'altra realtà".
Nel 2013 lavorerò perché sia la migliore possibile, per il Paese, per la mia città, per la mia famiglia e per me.
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