lunedì 26 novembre 2012

Discorsi al volo post primarie




Hanno ragione i genitori a insegnare ai figli a non ascoltare i discorsi altrui.
Io l'ho fatto e ho sentito uno strano dialogo.
Strano per gli interlocutori, un votante IDV e uno PDL.
Strano per le osservazioni sulle primarie di ieri...

(... Serie di considerazioni su quanto -modestamente- il PD è stato bravo ieri...)
IDV eh sì, ora si va al ballottaggio
PDL Io sono contento se vince Bersani (???)
IDV e perché?
PDL perché se Renzi vince, uno come lui sarebbe capace di tenere al governo la sinistra per 10-15 anni

Posso lasciare a voi le considerazioni?
Poi, prometto, che dirò in un post chi ho votato...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le mie considerazioni - da “esterno” - sono che indubbiamente le primarie hanno avuto un risultato di affluenza al di sopra delle aspettative e che effettivamente il PD ha fatto bene a farle.
Però mi soffermerei anche sulla verità dei numeri: nel 2005 (vincitore Prodi) le primarie hanno ottenuto una partecipazione di 4,3 milioni di cittadini; nel 2007 (vincitore Veltroni) la partecipazione è stata di 3,4 milioni mentre oggi è stata di 3,1 milioni.
Calcolando che gli aventi diritto al voto in Italia sono circa 48 milioni, ciò vuol dire che queste primarie hanno mobilitato il 6,5% degli aventi diritto al voto.
Ripeto, non è un brutto risultato, considerando che bisognava pagare 2 euro e che questa consultazione non erano vere e proprie elezioni politiche. Però sicuramente è un dato in calo rispetto agli anni scorsi e che lascia ancora tanto lavoro da compiere al PD e alla futura coalizione di centrosinistra se vuole vincere le prossime elezioni politiche.
Il giallo poi sullo spoglio dei seggi , con risultati ufficiosi che, a quanto pare, sono stati comunicati sulla base di neanche la metà dei seggi scrutinati, non fa sicuramente onore a questa consultazione e lascia parecchie perplessità, soprattutto perché io personalmente non riesco a capire come mai non si riesca ad avere il risultato ufficiale di così tanti seggi.

Anonimo ha detto...

Detto questo, entrando nel merito, purtroppo mi pare che queste primarie si stanno concentrando troppo sull’aspetto personalistico (Bersani o Renzi) e troppo poco su quello programmatico.
Una considerazione su tutte: il PD se si vuole candidare a guidare una futura coalizione di governo (come è giusto che sia visto i numeri che ha) deve decidere – una volta per tutte e chiaramente – cosa vuole fare da grande.
Ed in primo luogo ciò vuol dire decidere come porsi in termini di continuità o discontinuità con il governo Monti. Ecco quello che percepisco io, come osservatore esterno:
1)Bersani: non ci capisco nulla. Dichiara che il suo obiettivo è formare una coalizione di progressisti che poi possa dialogare con il “centro moderato”, non chiudendo del tutto la possibilità di un accordo con l’ IDV, seppur a certe condizioni non meglio specificate. Sull’agenda Monti apprezza il rigore e la credibilità, ma ci vuole aggiungere più equità e lavoro.
Quindi? Un pastrocchio senza senso né fattibilità. Non si può contemporaneamente inseguire un’alleanza con SEL (e forse IDV) e con l’UDC (e forse Montezemolo) : sono due cose incompatibili!!! Bersani scelga: o di qua o di là!
Su Monti poi non capisco se ci è o ci fa. Rigore tout-court alla Monti e crescita non sono compatibili, caro Bersani! Dai un occhio agli indicatori economici e poi valuta a cosa ci sta portando il montismo!! Riforma Fornero delle pensioni ed equità sono incompatibili!! Riforma dell’articolo 18 e diritti dei lavoratori non sono compatibili!!! I tagli alla sanità e all’istruzione non sono compatibili con il modello europeo di welfare! L’aumento dell’ Iva non può essere compatibile con l’equità sociale perché è un’imposta proporzionale e non progressiva! Mi fermo ma potrei andare avanti….
2)Renzi: è molto più chiaro rispetto a Bersani.
Alleanze? Sì a SEL, no a IDV e UDC.
Governo Monti? Giudizio positivo, va bene il rigore, va bene il fiscal compact, va bene la riforma delle pensioni, va bene l’ ESM (anzi va potenziato), molto brava la BCE, ok all’agenda Monti (ma forse sarebbe giusto definirla agenda Merkel), molto bene la riforma del lavoro (anzi aggiungiamoci un po’ di flexsecurity)
Quello che non mi è chiaro è cosa ci faccia in una coalizione di centrosinistra e, in caso di vittoria, come pensa di gestirla. Non mi è chiaro in cosa si distingue dalle proposte di Montezemolo, Giannino, Fini….. non mi è chiaro se si vuole candidare per il PD o se vuole lanciare un’ OPA sul PD per sfruttare le “rendite di posizione” invece che iniziare da zero con un partito nuovo. Non mi è chiaro in che modo si candidi a gestire non solo un’alleanza con Vendola, ma anche a gestire buona parte del PD che nella sezione economia del proprio sito internet presenta considerazioni e proposte economiche in antitesi con quelle di Renzi….. insomma fa benissimo a dire che non gli interessa tanto parlare con i partiti ma piuttosto preferisce rivolgersi direttamente a quell’elettorato che si astiene o vota altrove, però dovrebbe essere più chiaro e coerente anche con gli elettori del suo partito per spiegare loro che, oltre ai dirigenti, vuole rottamarne anche i valori e la storia. Poi, una volta chiarito questo, se verrà eletto a leader del centrosinistra dovremmo abituarci ad accettare una sfida elettorale nel 2013 tra una destra reazionaria e fascistoide e un centrodestra liberista.

Per chi tifo? A me che vinca Bersani o Renzi (o Vendola o Puppato o Tabacci) importa poco, quello che mi preme è avere un PD che si erga chiaramente a capo di una coalizione (che a mio parere dovrebbe ricomprendere SEL e IDV) che si ispiri ai valori del socialismo europeo, liberale, laica e chiaramente antimontiana.

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