martedì 20 novembre 2012

Cosa bolle in pentola nel settore Educazione




Oggi, giornata internazionale dei Diritti per l'Infanzia, ho portato in Giunta una proposta, che sarà oggetto di delibera di Consiglio, in merito a cambiamenti, forti ma necessari, nei servizi per l'Infanzia.
Sono cambiamenti a cui si è giunti guidati da quel principio ispiratore che il Sindaco Monica Chittó ha sempre richiamato nel suo lavoro, e che l'intera Giunta ha condiviso: l'equità. A questo si aggiunge l'esigenza, sempre più pressante, di far fronte ai bisogni della città e delle famiglie che la abitano.

Ed ecco allora che per il prossimo anno educativo 2013/2014, ci saranno importanti novità soprattutto per quanto riguarda il Servizio Asili Nido.
In primis una graduatoria non più formulata asilo per asilo, ma unica per tutta la città, che ci permetterà di confrontare direttamente i bisogni delle famiglie, evitando che l'ammissione al nido sia condizionata dalla fortuna di aver presentato domanda in un nido piuttosto che in un altro, con liste d'attesa variabili anno per anno.

In secondo luogo la graduatoria verrà formulata sulla base di un punteggio.
Non cambiano i criteri, sociali e non economici, con cui si formulavano fino a quest'anno le graduatorie, ma a questi viene assegnato un punteggio numerico, andando così a sgravare i Comitati di Gestione (rappresentanti dei genitori e personale educativo del nido) del compito, più oneroso che onorevole, di dover decidere in merito al l'ammissione dei servizi.
Questo, se da una parte permetterà ai Comitati di potersi concentrare sul l'aspetto più importante della loro funzione, cioè la condivisione e il confronto sulla didattica e sulle scelte educative, dall'altra parte sarà ulteriore garanzia di oggettività e trasparenza.

Continueranno ad avere la priorità i bambini con disabilità, con una situazione evolutiva particolare e con disagio sociale, così come particolare attenzione si avrà nel tutelare le monoparentalità e i genitori entrambi lavoratori, o le madri lavoratrici.
Nella nostra proposta vorremmo tutelare le diverse forme di lavoro, dal lavoro dipendente, a quello autonomo (opportunamente autocertificato con riferimento alla partita IVA), ai COCOCO e COCOPRO.

Da ultimo, il Consiglio sarà chiamato a deliberare in merito alla nostra proposta di variazione del regolamento tariffario. Oggi sono collocati in fascia massima, e tenuti quindi al pagamento della retta più alta, tutte le famiglie con un ISEE superiore ai 18mila euro.
Siamo convinti che questa classificazione sia diventata, con il passare degli anni, un mare magnum non più corrispondente all'equità che vogliamo perseguire: pagano la stessa retta famiglie con condizioni diversissime, da quelle con redditi medio bassi, a quelle che godono di un certo benessere fino ad arrivare a quelle davvero benestanti.
Abbiamo allora proposto l'introduzione di altre fasce ISEE, fino ad arrivare all'ultimo scaglione che comprenderà famiglie con ISEE sopra i 40mila euro per una fotografia più realistica di quella che è la nostra città.
Glli ISEE fino ai 25mila euro, ovvero la quasi totalitá delle famiglie, continuerà a pagare la medesima retta, mentre per le fasce successive ci sarà un aumento progressivo e proporzionale alla reale condizione economica della famiglia, mantenendo comunque la retta massima al di sotto di quella prevista in un nido privato.

Sia ben chiaro che tale operazione non è finalizzata a "fare cassa" ma a chiedere maggior equità in rapporto alle possibilità di ciascuno: chi vive una condizione di fatica economica, con redditi medio bassi, non deve contribuire allo stesso modo di chi è benestante.

Con questi cambiamenti che andiamo a proporre oggi vogliamo migliorare l'accesso a uno dei servizi che rimane un fiore all'occhiello della città, nel quale crediamo noi come Amministrazione e nel quale credono tutte le 400 famiglie che ogni anno presentano la domanda ai nostri nidi.

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