Secondo quanto previsto dalla riforma delle Province, l'elezione dei cosiglieri provinciali e del Presidente della Provincia dovrà essere di "secondo livello": eletti dagli eletti, cioè da consiglieri comunali o sindaci.
A Sesto, il mio collegio elettorale, si vota quest'anno. Per la Provincia (se ragioniamo in termini pessimistici e non contempliamo l'ipotesi Città Metropolitana), si vota nel 2014.
Io non mi sono candidata a Sesto, come consigliera comunale...il che significa che non ho messo nessuna ipoteca sul mio futuro politico.
Perchè?
Perchè credo che sia già difficile svolgere bene un incarico solo, figuriamoci due.
Perchè non sono assolutamente d'accordo sull'accumulo di cariche.
Perchè penso che ci siano tante persone che hanno il diritto di mettersi in gioco, lanciarsi nell'appassionante sfida della campagna elettorale e dell'impegno per il proprio territorio.
Perchè la politica è un servizio, e il modello per tutti dovrebbe essere Cincinnato (vero che ve lo ricordate?)
E poi...
perchè opzionarsi il "cadreghino" non è proprio nelle mie corde. Spiacente.
venerdì 23 marzo 2012
Diciamocelo...
Il Partito Democratico è in assoluto il partito più danneggiato da questa situazione politica, soprattutto ora, in pieno dibattito sull'art.18
Non ci sono molti margini di manovra: da una parte i lavoratori (e la Cgil - e oggi pure la Cisl e anche la Cei!), dall'altra la scelta, allora responsabile, di sostegno al nuovo governo.
Ma che, diciamocelo, è un governo di destra.
Sicuri che sia tutto ok?
Non ci sono molti margini di manovra: da una parte i lavoratori (e la Cgil - e oggi pure la Cisl e anche la Cei!), dall'altra la scelta, allora responsabile, di sostegno al nuovo governo.
Ma che, diciamocelo, è un governo di destra.
Sicuri che sia tutto ok?
Etichette:
PD
giovedì 22 marzo 2012
Carceri: quanta strada da fare!
Una nota su quello che mi è successo oggi...
In classe segnalo l'interessante appuntamento dell'week end 31marzo-1aprile: la fiera "Fa' la cosa giusta", sul consumo critico. Segnalo anche che ci sarà uno spazio, curato dalla Caritas ambrosiana, dedicato all'emergenza delle carceri italiane.
Notando lo stupore tra alcuni studenti, spiego che quella delle carceri è una questione da troppo tempo aperta e insoluta, che anzi si aggrava sempre di più e i dati del sovraffollamento e dei suicidi lo dimostra.
A quel punto le reazioni sono state diverse, chi sapeva, chi conveniva e chi s'indignava, ritenendo quelle condizioni "disumane" una giusta punizione per chi ha commesso un crimine.
Quanta strada da fare ancora per raggiungere, almeno nella sensibilità, l'aspetto di un Paese civile!
In classe segnalo l'interessante appuntamento dell'week end 31marzo-1aprile: la fiera "Fa' la cosa giusta", sul consumo critico. Segnalo anche che ci sarà uno spazio, curato dalla Caritas ambrosiana, dedicato all'emergenza delle carceri italiane.
Notando lo stupore tra alcuni studenti, spiego che quella delle carceri è una questione da troppo tempo aperta e insoluta, che anzi si aggrava sempre di più e i dati del sovraffollamento e dei suicidi lo dimostra.
A quel punto le reazioni sono state diverse, chi sapeva, chi conveniva e chi s'indignava, ritenendo quelle condizioni "disumane" una giusta punizione per chi ha commesso un crimine.
Quanta strada da fare ancora per raggiungere, almeno nella sensibilità, l'aspetto di un Paese civile!
Etichette:
carceri
lunedì 12 marzo 2012
Mi vergogno
Sabato, al ritorno dall'inaugurazione del Comitato elettorale di Monica Chittò, mi sono semi-imbattuta, con marito e prole, nella fiaccolata di protesta della Lega, organizzata a Sesto contro la proposta di istituire un luogo di culto musulmano (sempre più necessario, visto i numeri crescenti di praticanti, che ogni venerdì non riescono più a essere contenuti nel loro centro culturale).
La fiaccolata era guidata da quel Borghezio che mesi fa aveva elogiato Milosevic e che sabato, per le nostre vie, urlava slogan da osteria nei toni e nei contenuti.
Un'immagine mi torna in mente. Incrocio una ragazza con il velo, che va, ignara, nella direzione della fiaccolata-corteo. Le vorrei dire qualcosa, ma sta parlando al cellulare.
Mi volto, per vedere se prosegue verso un incontro poco piacevole: la vedo tornare indietro, passo frettoloso e testa bassa.
Ecco, per chi le ha fatto cambiare strada e abbassare la testa, come se fosse colpevole di chissà cosa, io provo una grande, profondissima vergogna.
La fiaccolata era guidata da quel Borghezio che mesi fa aveva elogiato Milosevic e che sabato, per le nostre vie, urlava slogan da osteria nei toni e nei contenuti.
Un'immagine mi torna in mente. Incrocio una ragazza con il velo, che va, ignara, nella direzione della fiaccolata-corteo. Le vorrei dire qualcosa, ma sta parlando al cellulare.
Mi volto, per vedere se prosegue verso un incontro poco piacevole: la vedo tornare indietro, passo frettoloso e testa bassa.
Ecco, per chi le ha fatto cambiare strada e abbassare la testa, come se fosse colpevole di chissà cosa, io provo una grande, profondissima vergogna.
sabato 10 marzo 2012
In bocca al lupo, Monica
Oggi abbiamo inaugurato la sede del Comitato elettorale di Monica Chittò, la nostra candidata sindaco a Sesto San Giovanni.
Diciamo che ormai si entra nel vivo della campagna elettorale, e che con questo post voglio fare un grosso "in bocca al lupo" a Monica.
Che questa campagna sia non solo politicamente, ma anche umanamente entusiasmante: in gioco non c'è il futuro di una città qualunque, ma della mia Sesto!
Etichette:
Sesto San Giovanni
Il mio "silenzio" e un fiocco azzurro
"Ah, esiste ancora", penserete.
E fate bene, perchè non si può abbandonare così un lavoro come questo blog. Non si lasciano senza informazioni, notizie sul mio lavoro, e scambi di opinione i cari amici che mi seguivano.
Ma io l'ho fatto e sono imperdonabile.
Infatti non sono qui a chiedervi di passarci sopra e di riprendere a leggermi.
Sono qui solo per dirvi, almeno, il motivo.
Ed è un motivo bellissimo: aspetto un bimbo.
La mia famiglia si allarga, a giugno arriverà Valerio.
E io, da ottobre ad ora, ho sperimentato quanto sia faticoso una gravidanza portata avanti continuando a fare tutto quello che facevo prima: l'insegnante, consigliere provinciale, mamma e moglie.
Insomma, siamo umani.
E fate bene, perchè non si può abbandonare così un lavoro come questo blog. Non si lasciano senza informazioni, notizie sul mio lavoro, e scambi di opinione i cari amici che mi seguivano.
Ma io l'ho fatto e sono imperdonabile.
Infatti non sono qui a chiedervi di passarci sopra e di riprendere a leggermi.
Sono qui solo per dirvi, almeno, il motivo.
Ed è un motivo bellissimo: aspetto un bimbo.
La mia famiglia si allarga, a giugno arriverà Valerio.
E io, da ottobre ad ora, ho sperimentato quanto sia faticoso una gravidanza portata avanti continuando a fare tutto quello che facevo prima: l'insegnante, consigliere provinciale, mamma e moglie.
Insomma, siamo umani.