martedì 11 settembre 2012

Forse un futuro c'é...

Stefano, un caro collega (insegnante), scrive questa riflessione la sera prima del rientro a scuola

Sarà una notte scomoda, di quelle che molti giovani vorrebbero durasse un'eternità oppure che portasse un risveglio indietro nel tempo, quando la campanella è suonata per l'ultima ora di lezione dell'anno scolastico scorso.Domani si ricomincia:, zaino in spalla, fermata dell'autobus e profumo di libri nuovi e di prodotti di cancelleria mai usati. Mille propositi, mille impegni e un po' di noia, qu
ella che è impressa sul volto di chi non ne vuole proprio sapere di ricominciare e che tempesta mille e mille post nelle pagine di FB. A voi ragazzi dico solo una cosa: non vivete questo anno nella mediocrità, non vivetelo nella noia e nella disperazione. Siate entusiasti di condividere questa avventura con altri ragazzi come voi; siate gioiosi di imparare cose nuove da chi spende la propria vita per voi, anche quando le soddisfazioni non sono tante; siate allegri nel sapere che state costruendo il vostro domani, il vostro futuro, la vostra storia. La scuola sia per voi una palestra: si diventa campioni olimpionici solo se ci si allena sodo. "Nulla la vita ha dato agli uomini senza grande fatica" diceva Orazio, autore latino, e il frutto del vostro sacrificio diventi il successo e la piena realizzazione di voi stessi. Buon anno da un docente che crede in voi.


Ecco, é perché é fatta da insegnanti così che io continuo a credere in un futuro per la scuola.
Il cuore di questi insegnanti, anche solo per un attimo, può farci dimenticare le varie riforme Moratti, Gelmini, concorsi annullati e la Babele delle graduatorie.




1 commenti:

Anonimo ha detto...

Onorato e commosso. Grazie.

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