mercoledì 27 febbraio 2013

"La favola bella che ieri m'illuse" (3-5)




Proseguo, per elaborare la rabbia.

Punto terzo
Non facciamo cazzate. Non so se si può dire una parolaccia in un blog, nè mi voglio adeguare alla volgarità imperante in politica. Però non troverei altro modo di definirlo.
Ovvero, visto che Bersani dice che abbiamo la responsabilità di provare a governare (e io che pensavo di aver visto tutto dopo Prodi in ostaggio di Rossi e Turigliatto), voglio sperare che a nessuno venga in mente di formare un Consiglio dei Ministri contente nomi quali D'Alema.
L'ho detto.

Punto quarto
Attenzione alle relazioni pericolose. Cioè, il rapporto con Grillo e M5S.
Non credo che, con le premesse dei sonori "vaff", si possa pensare a un'alleanza.
Piuttosto, cerchiamo un accordo per tre (tre di numero, davvero) azioni urgenti: legge elettorale, conflitto di interessi, riduzione costi della politica.
Che sono nel loro programma. Ma soprattutto che sono le priorità che ci chiede anche il nostro elettorato.
Ma per ricordarcele abbiamo avuto bisogno di Grillo.

Punto quinto
Berlusconi.
Un amico mi ha detto: "Berlusconi non muore mai. Ogni tanto a qualcuno piace dimenticarselo". Ci rimanga come memento.

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