domenica 16 giugno 2013

Il mio "giallo dei limoni"




Per gli studenti di quinta è "il giallo dei limoni" di Montale.
Sono quegli squarci che ti si aprono, ti mostrano un'altra realtà, un'altra vita. Intuizioni, che poi si richiudono.

A volte capita, senza tirare in ballo Montale. Una sera, in settimana, dopo un dibattito intenso, bello ma faticoso, con i cittadini. Si decide di andare a prendere una birra (per capirci, con la birra io ho familiarizzato solo recentemente), destinazione Carroponte, dopo la mezzanotte.

Un concerto appena finito, capannelli di giovani che indugiano nella notte.
E nel profumo dell'aria estiva ti trovi a pensare.
Ti si palesa, per un attimo, un'altra vita. E per un attimo ti trovi a chiederti come saresti stata, senza le responsabilità di oggi, senza la fatica. Magari alla vigilia di un viaggio in Argentina o in Namibia, magari con una seconda laurea, magari con un "bucolocale" a Roma.

Forse un'altra me sta vivendo quella vita.
Forse però si sta perdendo le mie gioie, le mie soddisfazioni, i miei piccoli successi. Ma non mi è dato di saperlo.

Alla una il Carroponte è ancora pieno di gente. Io torno a casa.
Affascinata, però, per aver intravisto, per un attimo, il giallo dei limoni.

Le cose fatte, in un anno (5-10)






Prima che si pensi che le "cose fatte, in un anno" siano state solo quattro, continuo a raccontare un po' il lavoro intrapreso. Mi sono fermata una settimana perché i giorni appena passati sono stati molto faticosi,in termini di tempo e di energia, ma ora riprendo. Guardando avanti, sempre.
5) abbiamo aumentato in media di 1h il sostegno educativo ai bambini disabili, trovando le risorse in sede di assestamento di bilancio. Quella quota "incrementata" di ore sarà mantenuta e leggermente aumentata a settembre.
6) si è rinforzata la collaborazione tra Scuola e Sevizi Sociali, intensificando la comunicazione rispetto alle segnalazioni delle fragilità e della loro presa in carico
7) abbiamo vinto un bando del Ministero delle Politiche per la Famiglia per l'invecchiamento attivo, con un finanziamento pari a 99mila €: il progetto finanziato permetterà di realizzare con gli anziani laboratori teatrali, orti e giardini insieme ai bimbi, e interventi nelle scuole per favorire l'incontro tra generazioni
9) insieme all'Assessorato al Commercio, abbiamo realizzato il progetto Pappamica per costruire sempre di più una città a misura di famiglia, anche rendendo accoglienti per i bimbi gli esercizi della ristorazione.
10) abbiamo "osato". La quarta edizione della festa dell'infanzia un, due, tre...stella! si è ampliata ed è durata una settimana: abbiamo coinvolto non solo i bimbi ma anche le mamme e i papà. Per confrontarci su genitorialità e conciliazione.
[continua: siate pazienti. Magari il resoconto non è appassionante, ma è dovuto.]

domenica 9 giugno 2013

Cosa si impara in un giorno




Le cose che ho imparato oggi, alla quarta edizione dell'evento 1,2,3 stella:

- che l'ansia da condizioni meteorologiche porta a una notte fitta di continui risvegli. Che a sua volta porta occhiaie chilometriche nella giornata successiva.
- che anche la domenica mattina, in casi eccezionali, si può e si deve essere sul luogo di lavoro alle 7.30
- che il settore Educazione e tutti coloro che lavorano a 1,2,3 stella sono una macchina da guerra.
- che scaramanzia e organizzazione di un evento per migliaia di persone non possono convivere.
- che ogni piano A deve sempre avere un piano B
- che i bambini e le famiglie hanno voglia e bisogno di momenti come questi
- che mi ha inorgoglito la partecipazione di entrambi i miei settori insieme: Educazione e Sociale.
- che il tessuto associativo di Sesto è unico e ce lo invidiano tutti
- che ci sono tanti soggetti del privato e privato sociale che sono disposti a mettersi in gioco e contribuire alla realizzazione di una Sesto a misura di bambino
- che è bello far vedere una parte del tuo lavoro agli amici
- che ci si può anche non preoccupare dei calzini sporchi di sabbia e delle mani imbrattate di vernice.
- che alla fine dell'intera giornata si possono vedere centinaia di bambini instancabili accompagnati da genitori agonizzanti, che desiderano doccia e divano.
- che a volte si può fare contemporaneamente la mamma e l'Assessore.
La MammAssessore appunto.

giovedì 6 giugno 2013

Le cose fatte, in un anno (1-4)






Dopo la pancia, la testa.
Cioè, vi ho raccontato le mie emozionie le cose belle del mio primo anno da Assessore.
Ma credo che chi mi legga voglia (e debba volere) non solo le emozioni, ma anche i fatti. E quindi provo a raccontarvi qui, per punti, tutto il lavoro di un anno, dagli interventi più grossi ai dettagli.
Troverete spesso usato il NOI. Non è mania di grandezza, ma profonda riconoscenza per gli uffici che hanno lavorato con me.
1. Avevo detto "obiettivo equità". E in questa direzione mi sono mossa e continuo a tenerlo come bussola per i mesi e gli anni a venire.
Ecco allora la rimodulazione delle fasce ISEE nei servizi educativi, per evitare di assimilare condizioni sociali ed economiche diversissime fra loro.
2.Abbiamo lavorato ai regolamenti dei servizi educativi, introducendo per gli asili nido la graduatoria cittadina unica e a punti: questo ha permesso di dare una prima indicazione alle famiglie già a fine aprile. Ha garantito trasparenza e maggior equità.
3. Abbiamo scelto di introdurre la "mensa a consumo", con cui le famiglie pagheranno solo quello che realmente consumano e non un forfait mensile indipendentemente dalle assenze. E, mantenendo pari le entrate per il Comune, abbiamo rimodulato le tariffe per poter aiutare le famiglie più fragili.
4. Abbiamo istituito il Fondo di Solidarietà per il Lavoro, con cui sostenere quasi un centinaio di persone/famiglie vittime della crisi, disoccupati non curonicizzati. Per loro ci sarà una sorta di "rimborso spese" e l'accompagnamento nella ricerca del lavoro.
[continua...un anno è lungo da raccontare!]

mercoledì 5 giugno 2013

Cose belle, in un anno.





Giorno più, giorno meno, ma ci siamo: è passato il mio primo anno da Assessore. Forse anticipo di 72 ore, ma, visti gli impegni di 1,2,3 stella nel week end, voglio prendermi questo tempo e questo spazio bianco per guardare indietro.
E riempirlo non con le fatiche, i sacrifici, le delusioni: quelle ci sono in ogni lavoro e ci saranno sempre. Ma le fatiche, i sacrifici e le delusioni scompaiono a fronte delle emozioni e delle cose belle.
E il mio primo anno è stato pieno di emozioni, piccole gioie. Di cose belle.

La fiducia e l'amicizia del mio Sindaco, tanto per cominciare.
La Giunta.
Il primo ingresso in Sala Consigliare con il pancione scalpitante.
L'inno d'Italia che risuona prima del Consiglio
I bimbi dei nidi e delle scuole.
I ragazzi disabili.
Portare una delibera in Consiglio e vederla approvata all'unanimità.
Essere invitata dagli uffici a prendere il caffè alle 9.
Il mio primo 1,2,3 stella dopo un nubifragio pazzesco.
La dipendenza dalla rassegna stampa, rigorosamente, ogni mattina.
Le mani strette e i sorrisi ricevuti.
Le celebrazioni del 25 aprile.
La copertina nuova del mio IPad.
La pausa pranzo in mensa.
L'adrenalina che provo ogni volta che devo parlare in pubblico.
La scoperta di Twitter.
Le relazioni istituzionali fuori dai confini di Sesto che insegnano a respirare ampio.
Lo spaccarsi la testa con i miei uffici per trovare soluzioni, per progettare, per sognare anche quando i sogni ci vengono "tagliati".
La montagna di mail a cui rispondere ogni giorno.


Ma soprattutto la pienezza che provo ogni volta che riesco a risolvere un problema per i cittadini.
E l'addormentarsi la sera con la sensazione di essere stata, nel mio piccolo, utile a quella parte di mondo in cui sono chiamata a vivere.

martedì 4 giugno 2013

Il cielo di giugno






Questa sera, rientrando a casa, ho guardato in alto. Il cielo di giugno, ancora illuminato alle nove di sera, il profumo dell'estate che, nonostante tutto, manterrà la sua promessa di tornare. E anche le prime zanzare.
E ho pensato al bel pomeriggio di oggi, all'interno della nostra festa dell'infanzia 1,2,3, stella.
Ho pensato all'incontro felice con Valentina che oggi ci ha parlato di conciliazione e di maternità, e alle amiche che erano lì con me ad ascoltarla e a ritrovarsi in quelle fatiche e in quelle scelte.
Ho ripercorso la lunga chiacchierata che abbiamo fatto davanti a un sushi, a cena, parlando dei servizi educativi di Sesto, Milano e Torino, le nostre città.
Ma soprattutto della condivisione del sentimento più inquietante e misterioso nel conciliare famiglia e lavoro: mentre si è al lavoro desiderare essere con i propri figli e quando si è casa con loro sperimentare, non solo la gioia, ma anche la fatica. Il conseguente senso di colpa, senza però sentirsi cattive madri.
Un ultimo sguardo al cielo, pieno di gratitudine per i pensieri e i volti di oggi.
La porta di casa che si chiude alle mie spalle.
Una voce dalla camera che mi dice "Mamma, mi leggi il libretto di Peter Pan?".

domenica 2 giugno 2013

Sei come me






Anche se la mezzanotte è ormai passata, mi fermo un istante su questo 2 giugno.
Festa della Repubblica, celebrata a Sesto, oggi, in un modo un po' speciale.
Quasi 4 mila bambini e ragazzi, stranieri, ma nati nella nostra città da migranti e qui residenti, hanno ricevuto la cittadinanza onoraria.
Il vento caldo e il primo vero sole, in un Carroponte pieno di volti, colori, musica.
Un'immagine di oggi che custodirò, accanto alle mille altre che questo incarico mi sta regalando: un ragazzo che nel ricevere la pergamena con la cittadinanza onoraria si confessa emozionato e onorato.
Pieno di gioia nel vestito grigio delle occasioni speciali, chiede di poter fare una foto davanti al gonfalone della città.
Che mai, come oggi, sento NOSTRA.