sabato 30 marzo 2013

La finestra di fronte




Ho deciso: la finestra di casa può essere un osservatorio sociale privilegiato!
Vi ricordate il triste teatrino a cui avevo assistito una domenica mattina?
Ecco, stamattina una nuova "visione".
Ammetto, a onor di cronaca, avvistata dal marito che mi ha chiamata subito alla finestra in questione.

Pioveva (ultimamente pare sappia fare solo quello) e un'elegante signora, con cappotto e cappellino, stava letteralmente devastando le Forsizie in fiore che rallegrano i giardini pubblici sotto casa.
Dopo poco si allontana con il suo bottino: un fascio di rami fioriti di giallo per rallegrare chissà quale appartamento.

Forse indigna meno del rovesciamento della pattumiera, è vero.
Però, per me, indica la stessa non curanza del Bene comune.

venerdì 22 marzo 2013

Un servoscala non fa primavera, ma aiuta.




Forse qualcuno si ricorda lo strano e triste caso del servoscala.

Ieri, primo giorno di primavera con un cielo tersissimo e un sole davvero tiepido, vengo a sapere che la cosa ha avuto un lieto fine. Nell'ultima Assemblea di condominio i condomini hanno votato di acquisire la titolarità del servoscala e di sostenerne le spese di conduzione e manutenzione.

Incontrare le parti e lavorare per una mediazione non è stato facile, ma alla fine la mediazione c'è stata e si apre una nuova pagina al capitolo solidarietà nella nostra città.
Ringrazio la famiglia protagonista della vicenda, perché la sua pacata ostinazione ha permesso di arrivare a questo risultato, ma soprattutto ha permesso di creare opinione sull'argomento.

Purtroppo so che in città ci sono tanti casi di indifferenza ed egoismo, dove la mediazione non solo non c'è ma potrebbe anche non esserci mai.
Insomma, una rondine non fa primavera.

Ma di certo ci ricorda che prima o poi arriverà la fine dell'inverno.

domenica 17 marzo 2013

Giorno x Giorno - settimana 11/2012




Che fine ha fatto la settimana 10? Ammetto, me la sono persa per strada. La domenica sera, che è il momento del "guardare indietro" al tempo appena trascorso, nel caso dell'altra settimana, è stata movimentata dal secondogenito con febbre a 40.3^

Ritorno però alla mia consuetudine. <Lunedìmattina al settore Educazione abbiamo continuato il lavoro su alcuni regolamenti dei servizi, per poter arrivare con proposte sempre più eque verso i cittadini. Martedì Giunta, ma anche prima discussione sul bilancio, continuata anche mercoledì.

E poi la settimana lavorativa è finita perché sono stata contagiata dalla febbre dei bimbi, e giovedì e venerdì sono stata a letto.
E la famiglia è ufficialmente diventata l'azionista di maggioranza dell'Augmentin.

Poi le belle notizie del week end in politica (leggi alla voce Boldrini e Grasso), i festeggiamenti per il compleanno di mia figlia e tutti gli amici che ci hanno tenuto compagnia mi hanno rimesso in piedi.
Pronta per un'altra settimana.

sabato 16 marzo 2013

Papa Francesco e la mia Saudade




L'elezione di Papa Francesco mi ha sorpreso e rallegrato, così come i primi messaggi che ha voluto dare sono stati quelli che da tempo volevo sentirmi dire da chi ha il compito di guidare la Chiesa.
Li aspettavo da molto tempo, sicuramente dal 2001.
È stata l'estate in cui si è consumata la mia Bildung, umanamente parlando. In cui si è sciolto come neve al sole il mio orizzonte ristretto, fatto di poche preoccupazioni, tanti privilegi.

L'elezione di Papa Francesco, dal Sudamerica, mi ha ricordato quell'estate e i quasi due mesi nelle favelas di San Paolo, in Brasile. I poveri a cui chiede alla Chiesa di stare vicino per me hanno i volti di quei bimbi che ho visto scalzi tra i topi, di quelle donne e di quegli uomini che mi hanno aperto la loro casa e mi hanno insegnato che la generosità non ha nulla a che vedere con il denaro. E che più si lotta per i più deboli, più si diventa ricchi.
Mi ha ricordato il rumore degli spari che si sentivano spesso la notte, e il silenzio angosciante che ne seguiva.

Papa Francesco mi ha ricordato i missionari e le missionarie che mi hanno ospitato, e che ho visto donarsi, per lottare per i diritti dei deboli. Tutti i deboli, senza distinzione di etnia, di sesso, di credo. Che ho visto minacciati dai gangster locali. Che ho visto scendere in piazza a protestare contro la polarizzazione della ricchezza del Paese in mano a una minuscola minoranza. Che ho visto immergersi nella miseria, senza mai chiamarsene fuori.

Di quell'estate nutro ancora oggi una profondissima Saudade (nostalgia, nel senso etimologico del termine). E sapere che le prime parole del nuovo Pontefice sono andate anche quei volti, a quei vicoli intricati di scalini, a quelle baracche di lamiera e mattoni, ha reso la mia Saudade un po' più viva ma un po' meno dolorosa.

domenica 10 marzo 2013

L'Italia migliore




Ore 10, domenica mattina.
Mi affaccio alla finestra sui giardinetti sotto casa.
Noto una signora che arriva, parcheggia la bici e va verso il cestino con sacchetti della spesa. Ha una pelliccia di visone, l'aria un po' stanca. La deformazione professionale fa sì che mi precipiti dal marito pontificando dell'emergenza sociale, dei nuovi poveri, del fatto che ci sia sempre più gente apparentemente senza difficoltà che si riduce a rovistare nell'immondizia.

Il marito torna con me alla finestra: lo shock di vedere la signora che rovescia i suoi sacchetti e crea uno spettacolo inverecondo di rifiuti tutto intorno al cestino (vedi foto). 100 metri più in là abbandona una scatola.
Esco sul balcone e la invito a raccogliere i rifiuti. Mi ignora, simpaticamente, e se ne va con la sua pelliccia di visone e la sua bicicletta.

Ore 18, domenica pomeriggio.
Mi affaccio alla finestra (non che io passi tutto il tempo alla finestra, sia chiaro...è che con i figli ammalati la clausura è stata forzata) e vedo un signore un po' trasandato che si avvicina al cestino. Rovista a lungo e poi prende due giornali.
Poi si allontana. Passa in fianco alla scatola abbandonata dalla signora con la pelliccia di visone e la guarda.
Poi si china, la raccoglie e la va a buttare nel cestino.

Qual è l'Italia migliore?

domenica 3 marzo 2013

Giorno x Giorno - settimana 9/2013




La settimana dei risultati elettorali, faticosissima.
Non ci si riprende in fretta da una sconfitta inaspettata e ammetto che ci sono voluti alcuni giorni per smettere di esserne frastornata.
Lunedì e martedì sono state giornate piuttosto tranquille, in cui abbiamo continuato la riflessione sui servizi nelle aree Falck, e, a lato, ho seguito con quel misto di emozioni già descritte i risultati elettorali.
Mercoledì dedicato al tema dei trasporti per i cittadini disabili, giovedì commissione per un concorso cittadino delle scuole dell'infanzia (dirò in seguito: ogni cosa a suo tempo!) e pranzo in una di queste, seduta ai tavolini con i bimbi di tre anni: una meraviglia!
Venerdì alcune riflessioni sul bilancio e poi incontro di preparazione per la cena di solidarietà che organizzeremo per sostenere il Fondo di Solidarietà per il Lavoro.

Week end dedicato alla famiglia: una cena tra amici, un giro al parco.
La stanchezza accumulata che esplode e poi si ritira.
Come le onde del mare.