lunedì 31 dicembre 2012

Solo un anno fa




Solo un anno fa i miei programmi e i miei progetti erano tutt'altra cosa. Avevo un pancino piccolo (più piccolo di adesso, che è disabitato!) e mi immaginavo di lavorare fino all'ottavo mese, inarrestabile, per poi prendermi sei mesi, anche un anno,di maternità.
Mi immaginavo impegnata in lunghe passeggiate, col tempo finalmente di preparare gustose cene per la famiglia, e di tornare ad allenarmi in piscina.

Poi tutto è cambiato.
Ho smesso di lavorare al settimo mese, perché non ce la facevo più (e, per una donna orgogliosa come me, è stato difficile!), ho accettato con entusiasmo e un po' di paura un nuovo lavoro, pieno di responsabilità verso gli altri. È arrivato Valerio, e con lui la vita a 4. Meravigliosa.

E da allora poche passeggiate, nessun allenamento in piscina, cena spesso improvvisata o scongelata. Stanchezza tanta. Parecchie sere fuori casa.
Eppure non smetterò mai di ringraziare per la nuova piega che ha preso la mia vita e la nostra famiglia.
Per la possibilità di prendersi cura della mia città e per tutte quelle persone che, più o meno in vista, lo fanno insieme a me ogni giorno, e di cui prima quasi ignoravo l'esistenza.

Certo, accanto alla sensazione di pienezza e di soddisfazione che si prova quando si riesce a prendere decisioni per il bene comune, spesso ho sperimentato anche quella di impotenza di fronte al malessere e ai disagi dei cittadini.

Il 2012 mi ha aperto gli occhi su "un'altra realtà".
Nel 2013 lavorerò perché sia la migliore possibile, per il Paese, per la mia città, per la mia famiglia e per me.

domenica 23 dicembre 2012

Lo strano (e triste) caso del servoscala




Qualche tempo fa mi è arrivata la segnalazione che in un palazzo della città l'assemblea condominiale voleva far rimuovere il servoscala utilizzato da una persona in sedia a rotelle perché antiestetico.

Ovviamente un Comune non può fare molto se non invitare al rispetto della legge e al buonsenso.

Oggi la notizia, dopo essere finita suo giornali locali, è ripresa anche da Repubblica Milano arricchita della decisione finale del condominio.

Il servoscala resta (perché lo dice la legge), ma il condomino chiede che l'utilizzatore paghi da sè la bolletta.

Non sono esperta in tematiche condominiali (la "delega" a casa mia è esercitata dal marito), ma alle porte del Natale queste notizie fanno un po' male al cuore.
La vita di un disabile è sempre in salita e, servoscala a parte, sono questi piccoli episodi che la rendono ancora più difficile da scalare.

mercoledì 19 dicembre 2012

Valentina, Anna (e tante altre) e la conciliazione impossibile




In questi primi mesi mi sono trovata a progettare e riflettere sul tema della conciliazione, insieme alla collega alle Pari Opportunità, e agli altri Assessori di Cinisello e Milano.
E poi, per caso, mi sono imbattuta in questo post, grazie alla segnalazione della mia amica Anna, mamma stupenda e donna in carriera.

Lapidaria conclusione:

Il fatto è che questo Paese è come sempre bizzarro, e se sei mamma e decidi di fare solo la mamma perché non riesci a conciliare famiglia e lavoro ti senti dire di tutto, alcuni ti guardano anche con un po' di compassione, perché si pretende che una donna lavori full time, che abbia un'indipendenza, che sia super efficiente e sempre perfetta. Poi però ti guardi attorno e ti rendi conto che tutto, tutto, dagli orari del pediatra di base alla struttura della scuola pubblica, è costruito su un modello di famiglia nel quale la donna sta a casa a fare la moglie e la mamma e basta.
E allora se lavori fuori casa ti ritrovi a correre come una pazza alla ricerca di quella conciliazione che spesso non è questione di impegno, di merito, o di fortuna. Spesso è semplicemente impossibile.


Eppure, per quanto mi sarà possibile, farò di tutto per non lasciare che l'ultima parola sulla conciliazione sia l'aggettivo impossibile.

lunedì 17 dicembre 2012

In attesa della fumata bianca






Come tutti gli iscritti al Piddì con un certo (morboso?)interesse per le regole e le primarie, sto seguendo la cronaca via Twitter e Blog della Direzione.
Pare che le regole che stanno definendo non siano malaccio.
Poi magari "ci fregano" e domani mattina sui giornali leggeremo che hanno chiesto e ottenuto la deroga 50 parlamentari, che la quota (ehm, il contributo) femminile scende al 10% e via dicendo...ma per ora le news fanno ben sperare.
E mi sembra che il buonsenso stia prevalendo anche per la richiesta delle deroghe. Mi risulta, ad esempio che D'Alema non l'abbia chiesta.
Ecco, che il buonsenso prevalga poi anche in Bersani.
Per il presunto 10% che dovrebbe riservarsi e, un domani, per i nomi dei Ministri che dovrà indicare.
Che poi se ci rispunta D'Alema devo rimangiarmi il Post.

lunedì 10 dicembre 2012

10 dicembre, ritorno a scuola




Oggi sono tornata a scuola.
Non la mia, dove insegn(av)o.
Altre due, una media e una superiore. L' ho fatto io come lo hanno fatto i miei colleghi Assessori.
A Sesto è una tradizione: il 10 dicembre si incontrano gli studenti per parlare con loro di diritti umani, visto che esattamente 64 anni fa veniva redatta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

È stato bello e strano "ritornare in classe".
Ho avuto un po' di nostalgia dello "stare con i giovani", del vederli tutte le mattine.
Ho avuto nostalgia del mio cassetto in sala professori, sempre pieno di libri.
Ho avuto nostalgia dei pomeriggi assolati passati a correggere (sì, anche di questo).
Ho avuto nostalgia della mia matita rossa e blu.

Però poi mi sono rituffata in ufficio, tra urgenze e programmazione dei prossimi anni. C'è tanto da fare, la compagnia è buona (leggi uffici competenti) e le idee non mancano.

Mi attendono pomeriggi assolati a lavorare per le persone della mia città.
E una matita rossa e blu che mi dice che non posso sbagliare.

sabato 8 dicembre 2012

Metti una sera due amici (molto di sinistra) a cena...




Una sera in settimana, amici a cena.
Per la serie "facciamoci del male, non ci basta il lavoro massacrante e due Polpetti urlanti". Ovviamente, giusto per rassicurare, pizza a domicilio.
Va bene mammAssessore, ma per i miracoli ci stiamo attrezzando.

Comunque, il succo del post è un altro.
Arriva questa coppia di amici, di sinistra (dopo capirete perché lo specifico. È comunque non abbiamo amici solo di sinistra, tanto per chiarire)
Era da un po' che non ci si vedeva, quindi non sapevano del mio "nuovo" lavoro.

Al che, uno dei due mi guarda e mi dice "ma quindi non fai la mamma".
E io, perplessa "faccio la mamma che lavora".

Vorrei aggiungere "come centinaia di donne al mondo", ma quella frase, in più detta da persone apertissime, moderne, anticonformiste, ha già raggiunto il segno.

È così. I proclama sulle pari opportunità, le lotte per la conciliazione tempi lavoro e famiglia...ma basta una frase così, e il cuore sobbalza.
Forse perché, prima di tutto e nonostante tutto, ormai è un cuore di mamma.

P.s: tanto per riepilogare...la serata è stata piacevolissima, ma la pizza era un vero plasticone (soprattutto perché mangiata fredda per stare dietro ai due Polpetti)

Davvero "fuori tempo massimo"?




Questa settimana la mia collega Virginia Montrasio, Assessore al Bilancio, mi faceva notare (a me e a tutte le donne della Giunta) il pessimo gusto di questa pubblicità.
A parte il solito uso del corpo femminile, cosa che già non mi piace.
Terribile poi il concetto suggerito, il collegamento tra il fare politica e l'essere donna, se non di facili costumi, almeno di comportamenti discutibili.

Per me, per noi della Giunta, offensivo. Ma offensivo per qualunque donna che in questo momento stia facendo politica in modo serio, in qualsiasi partito o movimento che sia.

Si scherzava sul fatto che la pubblicità fosse "fuori tempo massimo" e riportasse ai tempi delle Olgettine.
Era martedì.
E poi giovedì Berlusconi si è rifatto vivo.
E questa pubblicità mi è sembrata di una tempestività agghiacciante.

martedì 4 dicembre 2012

3 dicembre e la grande forza dei più fragili






Tra le tante cose che avrei voluto fare ieri, ci doveva essere anche
questo post.
Purtroppo la giornata è stata lunga e intensa e non ci sono riuscita...
Rimedio oggi!
Ieri, 3 dicembre, era la Giornata Europea delle Persone Disabili
Tra i tanti "compiti" che sono chiamata a svolgere c'è anche quello di
costruire spazie e momenti in cui si concretizzi l'inclusione sociale
per le persone disabili.
E con questo post oggi voglio ricordare e sottolineare il grande lavoro che
svolgono gli operatori tutti i giorni nel trasporto e nell'animazione
di molti disabili della nostra città.
Che cosa sto cercando di fare nel mio ruolo, insieme con Sindaco e Giunta?
Nell'ultima variazione di bilancio abbiamo voluto dare un piccolo
segnale di attenzione verso i nostri concittadini più fragili (50.000 euro per dedicare una maggiore numero di ore con educatori di sostegno ai bambini e ragazzi disabili che frequentano le scuole cittadine).
Avremmo voluto fare di più, ma in tempi di tagli draconiani verso i
Comuni l'essere riusciti a trovare uno "spazio" per questa giusta
estensione del sostegno scolastico rappresenta una piccola risposta
alla richiesta urlata di aiuto che ci arriva tutti i giorni.
Ma oggi un pensiero va anche alle famiglie delle persone disabili: dobbiamo essere attenti a non dimenticare di supportare, non solo economicamente, chi tutti i giorni si carica sulle spalle all'interno delle mura domestiche queste fragilità.
Perchè sentano che accanto a loro c'è una comunità di persone,
associazioni e istituzioni che non vuole farle sentire sole.

lunedì 3 dicembre 2012

Ne è valsa la pena

Ieri sera in Consiglio Comunale sono state approvate le due delibere che ho presentato relative alla modifica di regolamento per l'accesso ai servizi d'infanzia e alla modifica del regolamento tariffario per i medesimi servizi.
Abbiamo iniziato a riflettere su queste due delibere già dall'inizio di settembre, al mio "rientro" a pieno regime.
Sono stati tre mesi di incontri e riunioni condividendo con tutti gli interlocutori coinvolti (il settore educazione, l'equipe pedagogica, le coordinatrice dei nidi, le educatrici, i sindacati, la consulta dell'infanzia, il settore tributi) i criteri che ci hanno guidati in questa riforma.
Sono contenta anche del confronto costruttivo avuto in commissione consiliare e ieri sera in Consiglio Comunale.
I provvedimenti sono stati entrambi approvati all'unanimità recependo un emendamento a firma di tutti i capigruppo (si è partiti da un'osservazione fatta dall'opposizione) che lascia la possibilità, in caso di esaurimento della graduatoria dei piccoli, di aprirla in un altro momento dell'anno per permettere l'iscrizione anche ai nuovi nati.
Sono anche contenta della scelta che ho fatto di mettere in discussione (anche se formalmente si tratterà di una delibera di Giunta) i criteri per la formazione delle graduatorie: una scelta non scontata, che voglio rivendicare con un certo orgoglio.
Se abbiamo scelto coraggiosamente di farlo, è però perché sono convinta che al confronto con altri interlocutori possa davvero scaturire il meglio per la nostra città.





domenica 2 dicembre 2012

Ce l'ho fatta anch'io

Ce l'ho fatta anch'io, anche se ho finito alle 23.30 del 30 novembre.
Ce l'ho fatta anch'io, anche se la mia manualità è talmente scarsa che mi sporco anche con i pennarelli di mia figlia.
Ce l'ho fatta anch'io, anche se nelle ultime settimane, ho avuto le riunioni più improbabili agli orari più improbabili.

L'ho voluto fare perché non c'è attesa del Natale senza Calendario dell'Avvento.
L'ho voluto fare, anche per quell'orgoglio personale che anche una mammAssessore può essere una super mamma.

Ma soprattutto l'ho voluto fare perché vedere ogni mattina i suoi occhi che si illuminano mentre apre il sacchettino è impagabile.





giovedì 29 novembre 2012

Quell' #hashtag antiPD




Nel mio scorrere quotidiano di Twitter mi imbatto in numerosi Tweet di bersaniani e renziani, piuttosto accalorati dopo il dibattito di ieri sera.
Non importa, noi democratici siamo così: spiriti che si scaldano facilmente.
E diciamolo, è un po' il nostro bello ( adesso qualcuno mi dirà...'nsomma).

Ma oggi ho visto un Tweet che mi ha fatto gelare il sangue.
Tema: le primarie. Ma con un #hashtag mostruoso: #vattenenelpdl.

Ecco, questo non è un Tweet contro Bersani o contro Renzi.
Questo è un Tweet contro il mio partito, che si chiama Partito Democratico.

#sicurochesiacasatuailpd?

mercoledì 28 novembre 2012

Per chi non avesse votato al primo turno...




Per coloro che vogliono iscriversi e poter votare al ballottaggio, basta inviare una mail al coordinamento provinciale di competenza (per Milano è milano@primarieitaliabenecomune.it)
scrivendo così:

“Spett.le Coordinamento provinciale Italia Bene Comune il sottoscritto/a (nome e cognome), tessera elettorale n….. Iscritto alla sezione elettorale n….. dichiara che per ragioni indipendenti dalla propria volontà è stato impossibilitato a iscriversi e votare alle elezioni primarie della coalizione Italia Bene Comune dal 4 al 25/11 compresi. Richiede pertanto di essere registrato ed iscritto nel relativo albo degli elettori per esercitare il voto al ballottaggi del 2/12″

Con l'accettazione della registrazione l'interesse ti potrà recarsi al proprio seggio delle primarie e ritirare il certificato per votare.

Nessun suggerimento di voto, ma l'invito a confermare la meravigliosa prova di democrazia!

lunedì 26 novembre 2012

Discorsi al volo post primarie




Hanno ragione i genitori a insegnare ai figli a non ascoltare i discorsi altrui.
Io l'ho fatto e ho sentito uno strano dialogo.
Strano per gli interlocutori, un votante IDV e uno PDL.
Strano per le osservazioni sulle primarie di ieri...

(... Serie di considerazioni su quanto -modestamente- il PD è stato bravo ieri...)
IDV eh sì, ora si va al ballottaggio
PDL Io sono contento se vince Bersani (???)
IDV e perché?
PDL perché se Renzi vince, uno come lui sarebbe capace di tenere al governo la sinistra per 10-15 anni

Posso lasciare a voi le considerazioni?
Poi, prometto, che dirò in un post chi ho votato...

venerdì 23 novembre 2012

25 novembre, un film e uno sguardo oltreoceano

Per il 25 novembre, per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe consigliarvi un film.
Per gli amanti di Kieslowski non sarà un granché, ma è un film molto forte, di denuncia di una realtà spaventosa.




Il film è Bordertown e racconta la storia di Ciudad Juarez, una città messicana di confine, dove un numero infinito di donne scompare nel nulla, per poi essere ritrovate uccise, seviziate e torturate.
Per chi volesse leggere qualcosa di più su quella città e il fenomeno del femminicidio spaventoso che la caratterizza ecco qui

Uno sguardo oltreoceano, perché le nostre battaglie abbiamo un respiro globale.

Femminicidio: troppo radicato, poco combattuto






Ogni anno in quarta liceo spiegavo il Purgatorio di Dante, e davanti ai versi
"Ricordati di me che son la Pia: Siena mi fè, disfecemi Maremma salsi colui che inanellata pria disposando, m'avea con la sua
gemma"

spiegavo ai miei studenti la storia di Pia de' Tolomei, fatta rinchiudere in una torre e poi fatta uccidere per volontà del marito (secondo il gossip dell'epoca perché aveva commesso adulterio o perché il marito si era invaghito di un'altra).
Ma a me questi versi facevano e fanno venire in mente anche altro.
Fanno venire in mente le donne uccise ogni anno in Italia.
104 ad oggi nel 2012.

E magari due parole sull'argomento, in classe, le spendevo anche. Davanti a me future donne e futuri uomini, quelli che possono invertire la rotta o, al contrario, non curarsi di questa emergenza: come non ricordare loro quello che diciamo ogni 25 novembre, cioè che la violenza sulle donne, nel nostro Paese, è uno scandalo, spaventoso e vergognoso?
Uno scandalo che va sradicato, non solo operativamente, ma anche culturalmente, facendo conoscere la realtà delle cose (ad esempio che la maggior parte avviene tra le mura domestiche).
Forse qualcuno di loro, un domani, si sentirà raccontare da una donna di maltrattamenti subiti.
E forse, giustamente, non la inviterà a riconciliarsi con il suo aguzzino, ma le tenderà la mano, aiutandola a riprendersi la sua vita.

martedì 20 novembre 2012

Cosa bolle in pentola nel settore Educazione




Oggi, giornata internazionale dei Diritti per l'Infanzia, ho portato in Giunta una proposta, che sarà oggetto di delibera di Consiglio, in merito a cambiamenti, forti ma necessari, nei servizi per l'Infanzia.
Sono cambiamenti a cui si è giunti guidati da quel principio ispiratore che il Sindaco Monica Chittó ha sempre richiamato nel suo lavoro, e che l'intera Giunta ha condiviso: l'equità. A questo si aggiunge l'esigenza, sempre più pressante, di far fronte ai bisogni della città e delle famiglie che la abitano.

Ed ecco allora che per il prossimo anno educativo 2013/2014, ci saranno importanti novità soprattutto per quanto riguarda il Servizio Asili Nido.
In primis una graduatoria non più formulata asilo per asilo, ma unica per tutta la città, che ci permetterà di confrontare direttamente i bisogni delle famiglie, evitando che l'ammissione al nido sia condizionata dalla fortuna di aver presentato domanda in un nido piuttosto che in un altro, con liste d'attesa variabili anno per anno.

In secondo luogo la graduatoria verrà formulata sulla base di un punteggio.
Non cambiano i criteri, sociali e non economici, con cui si formulavano fino a quest'anno le graduatorie, ma a questi viene assegnato un punteggio numerico, andando così a sgravare i Comitati di Gestione (rappresentanti dei genitori e personale educativo del nido) del compito, più oneroso che onorevole, di dover decidere in merito al l'ammissione dei servizi.
Questo, se da una parte permetterà ai Comitati di potersi concentrare sul l'aspetto più importante della loro funzione, cioè la condivisione e il confronto sulla didattica e sulle scelte educative, dall'altra parte sarà ulteriore garanzia di oggettività e trasparenza.

Continueranno ad avere la priorità i bambini con disabilità, con una situazione evolutiva particolare e con disagio sociale, così come particolare attenzione si avrà nel tutelare le monoparentalità e i genitori entrambi lavoratori, o le madri lavoratrici.
Nella nostra proposta vorremmo tutelare le diverse forme di lavoro, dal lavoro dipendente, a quello autonomo (opportunamente autocertificato con riferimento alla partita IVA), ai COCOCO e COCOPRO.

Da ultimo, il Consiglio sarà chiamato a deliberare in merito alla nostra proposta di variazione del regolamento tariffario. Oggi sono collocati in fascia massima, e tenuti quindi al pagamento della retta più alta, tutte le famiglie con un ISEE superiore ai 18mila euro.
Siamo convinti che questa classificazione sia diventata, con il passare degli anni, un mare magnum non più corrispondente all'equità che vogliamo perseguire: pagano la stessa retta famiglie con condizioni diversissime, da quelle con redditi medio bassi, a quelle che godono di un certo benessere fino ad arrivare a quelle davvero benestanti.
Abbiamo allora proposto l'introduzione di altre fasce ISEE, fino ad arrivare all'ultimo scaglione che comprenderà famiglie con ISEE sopra i 40mila euro per una fotografia più realistica di quella che è la nostra città.
Glli ISEE fino ai 25mila euro, ovvero la quasi totalitá delle famiglie, continuerà a pagare la medesima retta, mentre per le fasce successive ci sarà un aumento progressivo e proporzionale alla reale condizione economica della famiglia, mantenendo comunque la retta massima al di sotto di quella prevista in un nido privato.

Sia ben chiaro che tale operazione non è finalizzata a "fare cassa" ma a chiedere maggior equità in rapporto alle possibilità di ciascuno: chi vive una condizione di fatica economica, con redditi medio bassi, non deve contribuire allo stesso modo di chi è benestante.

Con questi cambiamenti che andiamo a proporre oggi vogliamo migliorare l'accesso a uno dei servizi che rimane un fiore all'occhiello della città, nel quale crediamo noi come Amministrazione e nel quale credono tutte le 400 famiglie che ogni anno presentano la domanda ai nostri nidi.

mercoledì 14 novembre 2012

Politica vs. Civismo (?)

Il dibattito che si è creato in Lombardia in seguito alla (tardiva) disponibilità di Umberto Ambrosoli a correre per la presidenza della Regione senza passare da primarie già convocate per il 15 dicembre (con 4/5 candidati già alla ricerca delle firme necessarie alla presentazione della propria candidatura) sta raggiungendo livelli surreali.

Pippo Civati sul suo blog commenta così un'intervista di oggi di Valerio Onida:

"Ecco, la questione di «ciò che è civico e ciò che è politico» andrebbe affrontata con maggiore equilibrio e serietà.

Prima di tutto per rispetto nei confronti di chi milita in quei partiti che tanto dispiacciono a chi si autodefinisce civico: i democratici, ad esempio, sono quasi tutti soggetti che sono «civici» fino alle 18, o le 19, o le 20, perché dedicano il loro tempo libero alla politica (diventando «politici» in serata), ma di giorno lavorano. E, vi giuro, sono in tutto simili ai professionisti del civismo. Anzi, di solito hanno meno potere di loro, nella società in cui vivono."


Ci vorrebbe davvero molto più rispetto per i tanti che si spendono nei partiti tutti i giorni.

Come dice Civati la maggior parte di queste persone ha un lavoro e dopo questo si spende nel tempo libero (riunioni la sera dopo cena, prima di cena, durante la cena senza cenare, il sabato e la domenica mattina a volantinare al mercato, prima del lavoro alle 7.30 a volantinare alla fermata della metropolitana o davanti alle scuole, ...) per costruire con il proprio civismo una città, una provincia, una regione, un paese migliori. Trascurando i propri affetti e, talvolta, mettendo in secondo piano le proprie passioni.

O forse, per essere società civile, bisogna essere per forza professionisti della "borghesia ambrosiana"?

Perché poi, per continuare il ragionamento di Civati...

"In secondo luogo, perché nel momento stesso in cui si denigrano i partiti, poi si chiede il loro sostegno, la loro organizzazione e il loro voto, senza il quale si andrebbe poco lontano."


Vogliamo davvero costruire una nuova Lombardia?
Forse è il caso, tutti, di non perdere di vista l'obiettivo di tutto questo e di non avere paura di confrontarsi in una competizione aperta e democratica come le primarie di fronte all'insindacabile giudizio dei cittadini.
Che è quello che conta...





mercoledì 7 novembre 2012

Emozione mondiale




Non c'è molto da aggiungere alla gioia che trapela nel web e nei social network per la vittoria di Obama.
Però è la portata "globale" di questa gioia che mi colpisce, così come globale era la tensione e l'attesa che si respirava nei giorni scorsi nell'aria.

Anzi, c'è qualcosa che mi colpisce ancora di più. Ho visto gente che non si interessa di politica italiana appassionarsi alla campagna di Obama ed esultare questa mattina all'alba.

Questo mi fa sperare. Mi fa sperare che con leader seri, che sappiano individuare con concretezza i problemi della nazione e che sappiano parlare alla gente senza mistificazioni, si possa tornare a credere nella politica anche in Italia.

Mi fa sperare che anche per noi si possa un giorno uscire dal "si stava meglio quando si stava peggio" e si possa invece dire "il meglio deve ancora venire".

sabato 3 novembre 2012

Ieri il coraggio, oggi l'equità




Interessante riflessione di Massimo Giannini sulla manovra:

Il poco che c'è, per adesso, va insomma tutto al mondo del lavoro. E questo è sicuramente un fatto positivo, in un Paese che sconta il tasso di disoccupazione più alto degli ultimi vent'anni.Certo, in ballo non ci sono cifre stratosferiche. [...] Tuttavia, nell'era della sobrietà e dell'austerità, questo passa il convento. Il governo ha commesso e commette molti errori. Se è vinta la sfida del rigore, quella dell'equità non lo è per niente. Il fatto che, nelle pieghe di questa legge di Stabilità, non si siano trovati i pochi fondi necessari per coprire l'assistenza ai malati di Sla, è uno scandalo che grida vendetta.

Ecco, fino a ieri a questo governo rimproveravo l'incapacità di fare scelte coraggiose (in particolare in materia fiscale, ma forse ero io a illudermi che potesse fare scelte di "sinistra").
Ora mi tocca parlare di mancanza di equità. E il fatto che tale iniquità ricada su chi è più fragile la rende ancora più amara.

mercoledì 31 ottobre 2012

Questione di...chiarezza




Oggi su Repubblica Milano mi scopro nell'elenco dei "politici privilegiati" in quanto in possesso di un pass per la sosta a Milano.
Per amore di precisione, non sono più in possesso di nessun pass per la sosta nel comune di Milano, come erroneamente riportato dall’articolo apparso oggi su Repubblica.
Ne hanno diritto i consiglieri provinciali, ma quando ho accettato di assumere l’incarico a di assessore a Sesto San Giovanni e di dimettermi da consigliere provinciale per dedicare tutto il mio impegno alla mia città, ho riconsegnato al Comune di Milano che gestisce questi permessi sia il pass per la sosta che quello per le corsie preferenziali. Tutto è avvenuto prima delle mie dimissioni ufficiali dell’8 giugno 2012.

Segnalo anche, per trasparenza con chi mi conosce e mi segue, che ho utilizzato il pass per la sosta rare volte, ma per il resto, anche all'ottavo mese di gravidanza, ho preferito utilizzare i mezzi, in particolare la metropolitana.

Evidentemente questo, però, non è una notizia così "radicale".

domenica 28 ottobre 2012

Il Manifesto delle 18 ore

Anche se c'è stata una retromarcia, condivido questo "Manifesto delle 18" ore che circola in rete da qualche giorno. Lo condivido per i miei colleghi insegnanti e precari, ma lo condivido soprattutto per ribadire la dignità, prima di tutto intellettuale, del loro lavoro.
Alla luce della proposta del Ministro Profumo ho deciso che il lavoro sommerso dei docenti debba venire a galla e quindi:
- voglio timbrare il cartellino come un qualunque altro dipendente pubblico e le ore aggiuntive pagate come straordinario;
- voglio uno spazio fruibile a scuola per correggere compiti, programmare, preparare le lezioni, fare ricerche e aggiornarmi;
- voglio un computer fornito
dalla scuola, con relativa stampante dotata di carta e inchiostro (che attualmente acquistiamo e paghiamo noi docenti)
- voglio disdire l'abbonamento flat a internet e a riviste specializzate, smettere di comprare libri per aggiornarmi, e non avere la casa invasa da materiale relativo al lavoro scolastico!
- voglio avere la libertà di pensare ad altro quando esco da scuola, non dover utilizzare il mio tempo libero, non riconosciuto come lavoro, per preparare le lezioni, correggere i compiti, contattare enti, esperti, aziende per organizzare attività e progetti!
...e visto che per fare tutto questo dovrò trattenermi a scuola alcuni pomeriggi, voglio, come tutti gli altri dipendenti, i buoni pasto.






martedì 23 ottobre 2012

Nè carne nè pesce




In queste settimane mi sono arrivate da più parti richieste di adesione al comitato in sostegno di Bersani e al comitato in sostegno di Renzi.

Ho scelto di non aderire a nessuno dei due comitati.

Penso che l'adesione ad un comitato o l'apposizione della propria firma a sostegno di una candidatura, siano due atti che possono essere fatti solo se si aderisce ad una o all'altra parte con convinzione estrema.

Io oggi non sono in questa condizione: sceglierò, da elettrice delle primarie, uno dei candidati che si presenteranno.

Ci sono diversi gradi di adesione ad un progetto: io per questa volta rimango allo stadio "elettrice semplice" e di conseguenza non sosterrò nessuno dei due principali candidati.

lunedì 22 ottobre 2012

Buon lavoro Carlo!




Venerdì e sabato si è svolto il congresso straordinario del PD sestese a cui non ho potuto partecipare per motivi di salute.

Un grazie a Felice Cagliani per aver traghettato il partito in questa fase, con una difficile e vincente campagna elettorale amministrativa in mezzo, e aver tenuto duro questi quattro mesi di doppio incarico dopo la nomina ad Assessore.

È stato eletto in modo unitario Carlo Rapetti insieme ad una rinnovata Direzione Cittadina.

A lui e ai 20 membri eletti gli auguri di buon lavoro.
Si prospetta un anno complesso e denso (doppie primarie e doppie elezioni per Regione e politiche).

Tra i pregi di Carlo ci sono sicuramente la costanza, la capacità organizzativa (anni di Valtellina sono lì a dimostrarlo) e capacità di coinvolgere le persone.

Tutto questo servirà moltissimo in un anno, come detto, complesso.

Il PD sestese dovrà lavorare molto, in modo unitario, ma rispettando tutte le identità presenti, per consolidare il successo che ha sempre avuto e per recuperare il terreno perso, partendo dai dati delle ultime elezioni amministrative.

Senza dimenticare che c'è un'amministrazione che deve e dovrà fare scelte difficili e dovrà innovare e che ha bisogno anche del supporto, del confronto e, perché no, del pungolo del Partito Democratico.

Buon lavoro, dunque!

venerdì 19 ottobre 2012

Piccole gocce di speranza

È stato un mese intenso.
Tra le tante cose che hanno ritmato il nostro lavoro la variazione delle aliquote IMU e la revisione di Bilancio.

Io personalmente esco molto soddisfatta da questo periodo, per quanto ci sarà sempre chi criticherà le nostre scelte. La mia soddisfazione nasce dal fatto di aver avuto l'ennesima conferma che il Sociale è tra le priorità dell'Amministrazione.
Che la garanzia dei diritti viene prima di tutto.

Abbiamo scelto di aumentare le ore settimanali di sostegno educativo agli alunni disabili. Ci costa una cifra che in un periodo di tagli agli Enti locali non è poca cosa, ma è un segnale della volontà di fronteggiare le fragilità e del nostro credere nella Scuola Pubblica.
Così come creeremo un fondo di solidarietà per disoccupati o cassaintegrati.

Ecco, a me piace sapere di lavorare con un' Amministrazione e con un Sindaco che hanno queste priorità. Non sono ingenua e so che ci saranno momenti più faticosi, ma la convinzione e la compattezza di queste scelte oggi mi rendono soddisfatta e fiduciosa.




giovedì 27 settembre 2012

Politiche di sviluppo

Posto questa interessante riflessione di don Colmegna, a seguito dell'approvazione del Piano di Zona di Milano.
Ciò che scrive si riferisce a Milano, ma é valido per Sesto San Giovanni (noi il Piano di Zona l'abbiamo approvato già a marzo) e per organi territorio, che oggi deve affrontare la sfida più ardua: garantire ed implementare servizi con sempre meno fondi.





lunedì 24 settembre 2012

Il lato nascosto delle pari opportunità

Telefonata di oggi, con cui cerco di orientarmi nella documentazione per chiedere l'aspettativa dall'insegnamento
"la maternità obbligatoria scade al compimento del terzo mese del bimbo, ma immagino che farà anche la facoltativa"
"a dire la verità, no"

Silenzio gelido
Ecco, se lottiamo perché la maternità non sia un ostacolo alla carriera delle donne ma una loro risorsa, dobbiamo lottare anche perché dall'altra parte ci sia una rivoluzione culturale. Eliminiamo pregiudizi e forme mentis da secolo scorso.
Che nessuna donna che vuole (o deve) rientrare al lavoro presto si senta rispondere con un gelido silenzio.





lunedì 17 settembre 2012

In Provveditorato per difendere le scuole di Sesto

Ecco il comunicato stampa in merito al deludente incontro avuto venerdì scorso con il Provveditore agli Studi di Milano.

La cosa che più lascia amarezza è il convinzione del Provveditore che gli insegnanti e i dirigenti scolastici debbano limitarsi a essere funzionari di Stato.

Non può e non deve essere così!

Grazie al cielo abbiamo tanti esempi nella scuola sestese di persone animate dalla passione educativa e non semplici burocrati.




martedì 11 settembre 2012

Forse un futuro c'é...

Stefano, un caro collega (insegnante), scrive questa riflessione la sera prima del rientro a scuola

Sarà una notte scomoda, di quelle che molti giovani vorrebbero durasse un'eternità oppure che portasse un risveglio indietro nel tempo, quando la campanella è suonata per l'ultima ora di lezione dell'anno scolastico scorso.Domani si ricomincia:, zaino in spalla, fermata dell'autobus e profumo di libri nuovi e di prodotti di cancelleria mai usati. Mille propositi, mille impegni e un po' di noia, qu
ella che è impressa sul volto di chi non ne vuole proprio sapere di ricominciare e che tempesta mille e mille post nelle pagine di FB. A voi ragazzi dico solo una cosa: non vivete questo anno nella mediocrità, non vivetelo nella noia e nella disperazione. Siate entusiasti di condividere questa avventura con altri ragazzi come voi; siate gioiosi di imparare cose nuove da chi spende la propria vita per voi, anche quando le soddisfazioni non sono tante; siate allegri nel sapere che state costruendo il vostro domani, il vostro futuro, la vostra storia. La scuola sia per voi una palestra: si diventa campioni olimpionici solo se ci si allena sodo. "Nulla la vita ha dato agli uomini senza grande fatica" diceva Orazio, autore latino, e il frutto del vostro sacrificio diventi il successo e la piena realizzazione di voi stessi. Buon anno da un docente che crede in voi.


Ecco, é perché é fatta da insegnanti così che io continuo a credere in un futuro per la scuola.
Il cuore di questi insegnanti, anche solo per un attimo, può farci dimenticare le varie riforme Moratti, Gelmini, concorsi annullati e la Babele delle graduatorie.




martedì 4 settembre 2012

Conclusione dei centri estivi 2012

Ecco il comunicato stampa con dati e riflessioni sui centri estivi 2012.

A questo aggiungo un ringraziamento per l'attività educativa e ricreativa svolta dagli Oratori sestesi nei confronti di bambini e ragazzi durante l'estate.

Dalla parte dei bambini e delle loro famiglie!



giovedì 30 agosto 2012

Bello e impo...rtante

Oggi in sala consigliare si é tenuto un incontro con il personale dei servizi educativi del nostro Comune (Asili Nido, ma non solo: Giocheria, Piccoli e Grandi, Per Mano): un appuntamento consolidato negli anni all'avvio dell'anno educativo.

Ecco il mio intervento, pronunciato tra l'emozione della "prima volta" e l'orgoglio di avere di fronte persone qualificate, che aiutano la città a prendersi cura del proprio futuro:

Sono felice di potervi incontrare e -lo ammetto- anche molto emozionata, perché se per voi é un appuntamento ormai consolidato, per me, in questa straordinaria avventura che é il governo di una città, tutto é entusiasticamente nuovo.

Sono peró contenta che tra questi primi impegni ci sia l'incontro con voi, che siete il motore dei servizi educativi, che considero un fiore all'occhiello della nostra città e che é da tutti riconosciuto come di grande efficienza e qualità.

Oggi peró, il coinvolgimento e l'emozione sono maggiori, perchè non mi sento chiamata in causa solo come Assessore ma anche come mamma. La mia prima bimba ha 30 mesi e frequenta un Asilo Nido.

Questo mi ha in qualche modo permesso di toccare con mano la bellezza e l'importanza del vostro lavoro: spero che all'inizio del nuovo anno e di conseguenza della nuova sfida educativa, voi abbiate presente questo: il vostro é tra i lavori più belli e importanti, anche se forse non gode dei riconoscimenti che la società riserva ad altre professioni.

É un lavoro bello perché si gioca sulla relazione, in particolare su quella che é una delle più entusiasmanti: quella con i bimbi che si muovono alla scoperta del mondo e delle emozioni.
É un lavoro importante, perché é dall'infanzia che si "costruisce" un individuo, la sua autostima, la sua generosità e la sua capacità di essere un adulto e un cittadino responsabile.

Sono anch'io un insegnante, e so che ci saranno dei momenti di "stanchezza" nel corso dell'anno. Ma so anche che la passione educativa é in grado di vincere la fatica.

E allora, nell'augurarvi buon lavoro, ci tengo particolarmente a ringraziavi.

Vi ringrazio prima di tutto come Assessore all'Educazione, perché con la vostra competenza e il vostro lavoro svolgete un servizio fondamentale per la nostra città. E lo svolgete bene, cosa non scontata.

Vi ringrazio come genitore, perché non é facile lasciare i propri figli per rientrare al lavoro, ma il saperli in un ambiente sereno, dove ci si prende cura di loro, si presta attenzione alle loro esigenze rende tutto meno difficile.

E allora una promessa: la disponibilità e il desiderio da parte mia di mantenere un costante dialogo con voi, per essere continuamente aggiornata e per condividere con voi le fatiche che potrebbero esserci e per trovarne insieme le soluzioni.

Un augurio di cuore di un buon lavoro.





lunedì 27 agosto 2012

Ready? GO!

Per me questo periodo dell'anno é quello dell'INIZIO.
Sarà deformazione professionale, ma ragiono in termini di anno scolastico, cosa che poi va anche bene per il mio Assessorato (adesso riaprono i nidi, i centri disabili, riprende l'attività dei centri anziani etc.).
In ogni caso, quando sono all'inizio di qualcosa, amo formulare dei propositi che mi guidino nel nuovo tempo che mi si apre davanti.

E allora per quest'anno vorrei puntare su EQUITÀ e CREATIVITÀ.
Mi occupo di servizi alla persona e puntare sull'equità significa aiutare chi ha più bisogno, non tutti indiscriminatamente allo stesso modo: lo dico a costo di sembrare impopolare.
E poi la creatività: a fronte dei cambiamenti sociali ed economici, i servizi vanno ripensati, vanno ideate nuove strade da percorrere, bisogna inventarsi un nuovo welfare e costruirlo pian piano.

Qualsiasi suggerimento, confronto o spunto é ben accetto,anzi: la creatività produce più risultati ed é tanto più potente quanto piú é il prodotto di una riflessione collettiva.

E allora...
Si (ri)comincia!




lunedì 6 agosto 2012

Muri e desideri...

Dalle mie letture estive una riflessione che mi dovró ricordare nei momenti di maggior fatica del mio incarico:

" I muri non servono per fermare chi desidera veramente qualcosa.
Servono per fermare quelli che non ci credono abbastanza"





domenica 29 luglio 2012

CINQUANTA

Sono già passati cinquanta giorni da quando ho firmato l'accettazione del nuovo incarico di Assessore.

Qualche riflessione sparsa:

- il cambio di prospettiva (da consigliere di opposizione ad assessore) e il cambio di ente sono stati molto forti. Ora comprendo molto bene quello che mi dicevano i miei colleghi del gruppo in Consiglio Provinciale: l'esperienza da assessore nel proprio comune è tra le esperienze più belle che si possa fare in politica: molto interessante, concreta e vicina ai cittadini.

- sono molto contenta di far parte di questa Giunta; siamo una squadra giovane e con poca esperienza amministrativa. Questa può essere una grande opportunità: pochi schemi mentali e grande possibilità di essere innovativi. Stiamo già confrontandoci molto su tanti temi che sono trasversali alle nostre deleghe.

- ringrazio ancora una volta il Sindaco per la fiducia che ha dimostrato nei miei confronti e per il coraggio avuto nell'affidare, a differenza di quello che succede nella nostra società, a una "quasi-mamma-bis" questa responsabilità. Ci confrontiamo molto pur nell'autonomia nelle decisioni che giorno dopo giorno devo prendere.

Ho tanta voglia di riprendere a settembre a pieno regime (anche se sarà duro conciliare tutto!) con un piccolo cruccio: dopo otto anni sarà il primo settembre senza i riti di inizio anno scolastico.
Mi mancherà molto quella che rimane la mia professione: l'insegnamento.

Ma quando si sceglie di mettersi al servizio degli altri a qualcosa di proprio bisogna rinunciare...




mercoledì 25 luglio 2012

Regole al servizio dei bambini

Poco più di un mese fa pubblicavo qui sul blog alcune riflessioni sulle graduatorie degli asili nido.

Due giorni dopo ricevo da una mamma di un bambino alcune riflessioni sulla situazione che avrebbe vissuto suo figlio (in estrema sintesi: lo scorso anno aveva frequentato un asilo nido accreditato e quest'anno risultava beneficiario di un posto nel nido comunale).

Si potrebbe pensare: "qual è il problema?"

Il nodo è rappresentato da due parole che questa famiglia mi ha scritto e che già rimbombavano nella mia testa di mamma: CONTINUITÀ EDUCATIVA.

All'inizio del percorso all'interno di un asilo nido (ma anche successivamente per la scuola dell'infanzia) avviene il cosiddetto "inserimento", ovvero un periodo di graduale avvicinamento e ambientamento alla nuova realtà, alle nuove insegnanti ed educatrici e a nuovi amici.
Per molti bambini si tratta di un momento complesso dove confrontarsi con un mondo esterno nuovo e mai sperimentato.

A conti fatti questo bambino avrebbe dovuto sopportare questo stress per tre anni consecutivi.

La soluzione stava nel dare la possibilità di scelta per i soggetti beneficiari di un posto al nido comunale, ma che lo scorso anno, in quanto esclusi dalla graduatoria, avevano frequentato un nido convenzionato: la famiglia sicuramente avrebbe scelto la migliore delle opzioni per il proprio figlio e non si sarebbe "rubato" nulla a nessuno, visto che si sarebbe liberato un posto per il primo degli esclusi.

Il tempo, però, era poco: graduatorie già pubblicate e già partita la procedura per la chiamata delle famiglie.

Allora veloce verifica negli uffici del Settore Educazione e stesura della delibera da approvare nella prima Giunta utile.

A tempo di record abbiamo inserito e approvato la delibera nella Giunta del 28 Giugno (giusto in tempo, col senno di poi, per l'altro evento che mi riguardava...)

Ecco il testo della delibera per chi volesse approfondire un po' di burocratese...

Delibera di Giunta n. 177 del 28/06/2012

Sono felice che la mia prima delibera di Giunta abbia avuto questo percorso: attenzione alle richieste della cittadinanza, verifica della loro correttezza e rapida messa in atto.
Siamo partiti da un bisogno segnalato da una famiglia per estendere questa possibilità a tutti (la mattina della Giunta mi è arrivata una segnalazione della stessa questione da un'altra famiglia).

E soprattutto sono contenta che questa delibera vada in direzione di quello che reputo più importante: il bene dei nostri bambini.




martedì 17 luglio 2012

Scusate se é poco

Ieri pomeriggio ho visitato alcuni dei centri estivi comunali, sia quelli per le scuole dell'infanzia, sia quelli per la primaria.

Ho trovato un servizio davvero ben organizzato, con tempi strutturati e attività coinvolgenti. Il tutto "condito" da una grande attenzione alla sicurezza dei bimbi.

Un esempio?
Le gite settimanali. Lo sapete, ad esempio, che quando i bimbi vanno in gita al lago prima viene fatta eseguire addirittura la campionatura dell'acqua della destinazione?

Scusate se é poco...


martedì 10 luglio 2012

12 giorni

Non ero scomparsa, ho "solo" partorito!
Il 29 giugno, giorno dei SS. Pietro e Paolo, ma anche giorno della nascita di Leopardi(così cito sia figure del cristianesimo sia uno dei più grandi atei, materialisti...e la par condicio é rispettata!) sono diventata mamma bis!

Sono passati 12 giorni.
E oggi mi sono riaffacciata in Comune, sperando che il piccolo mi desse abbastanza autonomia per un'intera Giunta. Dopo un paio d'ore scarse, peró, "più delle delibere poté il digiuno" (di mio figlio).

Sono tornata a casa riassaporando il suo profumo, ma un po' sentendo che la partita "maternità- donna lavoratrice" finiva 1-0.

Commenta mio marito:
"Sei andata in Giunta, quindi hai vinto tu (ai supplementari!!)".




giovedì 28 giugno 2012

C'é post@ per l'Assessore

In queste prime settimane mi sto rendendo conto di quanto sia potente e importante lo strumento e-mail per un amministratore.

Sto ricevendo moltissimi messaggi, e mi sto impegnando a rispondere a tutti: i progetti per la città, le idee per governare bene e per il bene dei cittadini nascono a mio parere dall'ascolto.

E l'e-mail é un ottimo mezzo per mettersi in ascolto e dare risposte, nel rispetto dei tempi reciproci...e soprattutto é un perfetto strumento per una mammAssessore per riuscire a conciliare dialogo con i cittadini, amministrazione della cosa pubblica e...di quella privata!





mercoledì 20 giugno 2012

Lisbona chiama Sesto

Tempo di pubblicazione graduatorie per gli asili nido.
Tempo di polemiche, di malcontento da parte della cittadinanza che si vede collocato il figlio in lista d'attesa.
Tempo di prime riflessioni per me, Assessore da dieci giorni.

A fronte di un obiettivo comunitario europeo del 33%, a Sesto garantiamo il posto al 21% dei bambini 0-3 anni.
La media nazionale ci fa risultare, nella difficoltà, comunque virtuosi: in Italia la copertura é del 16%.

Credo purtroppo che, con le scarse possibilità di investimento che oggi hanno i Comuni, la strada attualmente percorribile sia quella dei convenzionamenti con i privati accreditati. Eppure anche questa strada appare ora tortuosa e incerta: i fondi che Regione Lombardia aveva messo a disposizione in questo triennio sono ora un'incognita che tende a zero.

O ci si rende conto che la partita "asili nido" coinvolge altre scottantissime questioni, quali quella dell'occupazione femminile e delle pari opportunità, e necessita da parte di Stato e Regione un serio sostegno ai Comuni, oppure continueremo a guardare da lontano l'obiettivo Lisbona del 33%.
E sognarci il 50% e oltre dei Paesi scandinavi.





lunedì 18 giugno 2012

Donne e merito

Il merito è il solo criterio che la società dovrebbe utilizzare per scegliere la propria classe dirigente.
Sappiamo bene che non è sempre così, ma dobbiamo lavorare tutti in questa direzione.

Siamo talmente abituati a ragionare per schemi mentali predefiniti che, anche quando si intravede una ricerca di criteri meritocratici, si finisce spesso così: un uomo nominato in una posizione deve essere per forza "amico/parente" di chi lo ha nominato, mentre una donna "chissà da chi é sponsorizzata" (leggi "chissà a chi l'ha data..")

Capisco che 66 anni di Prima e Seconda Repubblica e 18 anni di "mignottocrazia berlusconiana" (vedi definizione del Sen. Guzzanti) ci abbiano abituato a certi standard, ma credo che si debba iniziare a rivendicare le scelte che vengono fatte su base meritocratica.

Iniziamo noi, donne, a non cercare sempre spiegazioni astruse (o meglio: a malignare!) riguardo nomine di altre.

Hai voglia, poi, a cercare di declinare ogni parola che rappresenta un incarico al femminile (consigliere vs. consigliera) come fosse l'emblema dell'acquisizione di pari opportunità...

E se non ora, quando?





venerdì 15 giugno 2012

#opensesto: parliamone!

Oggi più che mai penso che una buona politica amministrativa debba essere accompagnata anche da una comunicazione costante, attenta, innovativa e partecipativa.

Non mi voglio inventare nulla di nuovo; prendo spunto da quanto fanno alcuni parlamentari e alcuni altri amministratori locali.

Cercherò di sfruttare le possibilità di interazione e la velocità di comunicazione dei nuovi media.

Questo blog per le riflessioni più corpose, per lo sviluppo delle idee e per le riflessioni di una neo amministratrice.

La mia pagina pubblica su Facebook per permettere a tutti di interagire velocemente con me.

Il mio profilo Twitter ( @roberta_perego ) per tenervi costantemente aggiornati su quanto succede e in città e in Comune.
Userò l'hashtag #opensesto per raggruppare facilmente quello che riguarda l'attività amministrativa della nostra città, con la speranza di essere seguita da qualche altro collega o consigliere comunale.

E poi ci sono le modalità "1.0": sono una cittadina di Sesto che passeggia per la città, avrò un ufficio con degli orari di ricevimento e una mail istituzionale cui scrivere.

A presto qui e per le vie della nostra città,

giovedì 14 giugno 2012

Goodbye Provincia

Come tutti i giovedì si é tenuto il Consiglio Provinciale, a cui ovviamente non ho partecipato, essendomi dimessa venerdì, in concomitanza con l'accettazione della nomina ad Assessore.

Il mio pensiero, oggi, alle 16 é andato ai miei colleghi di palazzo Isimbardi, in particolare a quelli del mio partito.

Grazie a Paolo Cova, il mio vicino di banco, esempio meraviglioso di politico preparatissimo, sempre e solo al servizio dei cittadini.

Grazie a Matteo Mauri, il nostro capogruppo, capace di mettere il lato umano prima delle logiche politiche, in perenne movimento Roma-Milano

Grazie a Enrico Borg, uomo di cultura del gruppo, e ai tanti caffè presi insieme.

Grazie a Ezio Casati, alla sua incredibile esperienza e alla sua straordinaria forza. E grazie pure alle sue barzellette...

Grazie a Bruna Brembilla e alla sua "testimonianza" di amministratrice-mamma: si può fare.

Grazie a Roberto Caputo e alla sua voglia di mettersi sempre in gioco

Grazie a Bruno Ceccarelli per avermi iniziato ai rudimenti di un Bilancio di previsione

Grazie a Diana de Marchi, Arturo Calaminici, Giorgio Cazzola per aver condiviso tante battaglie in aula,
Grazie a Costanzo, Paolo, e alle bravissime Silvia e Laura.

Mi mancherete...ma la strada che ho iniziato a percorrere in questi giorni mi coinvolge, affascina e impegna.

Goodbye Provincia, I'm at home.



mercoledì 13 giugno 2012

Non c'è "taglio" che tenga

Oggi sotto il Pirellone c'erano circa duemila persone a protestare contro i tagli al sociale e ai disabili. Si possono comprendere le necessità dei governi di tagliare le spese, ma credo che non si possa rinunciare a investire nel Welfare, anche e soprattutto nel momento di profonda crisi che stiamo affrontando.

Sto imparando a conoscere, in questi primi giorni da Assessore, che servizi un Comune può erogare nell'ambito del sociale e in generale dei servizi alla persona. É qualcosa di preziosissimo, che non ha ritorni in termini economici, ma in termini di umanità e di benessere.
É qualcosa di irrinunciabile e non c'è "taglio" che tenga.



lunedì 11 giugno 2012

Il primo giorno

Oggi é stato il mio primo giorno da Assessore: ho percorso la piccola salita che porta in Comune con una certa emozione, ma anche molto tranquilla, trattandosi di un "primo giorno".

E invece no. In una giornata "qualunque" in una città succedono moltissime cose, e tante sono le criticità che gli amministratori sono chiamati a risolvere.
Oggi abbiamo iniziato con una scuola materna danneggiata dal nubifragio di sabato: sapere che i tecnici hanno verificato la sicurezza dell'edificio e che domani sarà garantita l'agibilità mi fa andare a letto un po' più sorridente.

Mi piacerebbe, nei prossimi cinque anni, riuscire a sorridere quasi ogni sera!





domenica 10 giugno 2012

Un vecchio e un bambino si preser per mano...

Oggi sono stata alla mia prima iniziativa pubblica: 1-2-3 stella.

C'era tutto il meglio della nostra città per quanto riguarda l'educazione dei nostri bambini.
Tante attività, tanti giochi, tanti sorrisi.

È stato emozionante dare il saluto dell'amministrazione a tutte quelle famiglie e quei bambini e ringraziare i tanti che si sono dati da fare per questa giornata anche e soprattutto dopo il nubifragio di ieri sera: questa mattina si sono alzati presto per rimettere in sesto e in sicurezza quanto distrutto dalla pioggia.

Ma l'immagine che porto a casa oggi è quella della partita di bocce nonni-nipoti organizzata nel vicino Cento Anziani.
Sono due belle "fette" della mia responsabilità come Assessore.

Mi piacerebbe farle camminare spesso per mano...




sabato 9 giugno 2012

Il mio nuovo impegno

Oggi a Sesto San Giovanni si é tenuto il primo consiglio comunale con Monica Chittó sindaco. Per me é stata un'emozione grandissima, perché nella squadra "di governo" figuro anch'io, come Assessore alle Politiche sociali,Educazione e Istruzione. Accettare questo incarico non é stato facile, perché mi ha messo di fronte a una scelta che, in ogni caso, avrebbe stravolto la mia vita. In primis la scelta, oggi molto criticata, di lasciare il mio incarico come Consigliere Provinciale, che mi ha permesso di crescere politicamente e umanamente. Peró era una scelta dolorosamente opportuna: credo che ricoprire doppi incarichi e lavorare bene sia una cosa da pochi, e io non mi ritengo tra questi. É una scelta che ho affrontato anche con una certa paura, non solo di essere o meno all'altezza del compito che mi é affidato, ma anche perché tra poco (si spera pochissimo!) arriverà nella nostra famiglia il piccolo Valerio... Eppure la voglia di poter concretamente agire, operare e progettare per il bene della mia città e dei miei concittadini, mi ha portato ad azzardare una scelta non scontata, professionalmente e personalmente parlando.

giovedì 17 maggio 2012

Contro l'omofobia

Ho scoperto da poco perchè proprio oggi si celebra la giornata contro l'omofobia. Il 17 maggio 1990 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)cancellava l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Ci pensate? Solo 22 anni fa... A me questa cosa sconvolge: considerare l'omosessulaità una malattia mi sembra un'ottusa crudeltà da inizio secolo scorso, un delirio oscurantista. E invece succedeva quando facevo la scuola media. Chissà in quante scuole oggi sono state seguite le indicazioni del ministro Profumo e si è spesa una parola contro l'omofobia. Non so perchè, ma non sono molto fiduciosa...

40 anni fa

40 anni fa veniva ucciso il commissario Calabresi. Il mio primo approccio con la sua figura arriva da questo libro, una lettura piacevolissima, che mi ha coinvolto anche emotivamente.
Lo consiglio, per conoscere e non dimenticare.

mercoledì 9 maggio 2012

Una piccola vittoria di civiltà

Ieri la Camera ha approvato la proposta della doppia preferenza di genere. Che significa, tradotto per tutti, che sulla scheda elettorale si potranno mettere due nomi, un uomo e una donna...per garantire la pari rappresentanza. Noi del PD, a Sesto abbiamo "precorso" i tempi: in consiglio comunale dovrebbero andare, in caso di vittoria, 5 uomini e 5 donne. E scusate se è poco!

E si continua...

Non faccio analisi politiche, perchè gli opinionisti in erba sono fin troppo abbondanti. Dico solo che le elezioni a Sesto mi hanno lasciato soddisfatta, come sostenitrice di Monica (Chittò, ndR) e come esponente del PD. Dico che non si può dire "se non ci fossero stati i grillini"...perchè ci sono, perchè con i se la politica non si fa, perchè li hanno votati più di tremila persone, che comunque meritano il rispetto delle parti politiche, anche se duramente attaccate. Dico che vincere al primo turno sarebbe stato il non plus ultra, ma che un conto è la speranza, un conto è la realtà. Dico che sono contenta di un ballottaggio "politico" in un momento in cui la politica non se la passa tanto bene. Dico che c'è un solo dato che mi fa rabbia: la gente che se n'è stata a casa e non ha votato. Che nessuno di loro si permetta di "sputare addosso" a un candidato sindaco, a un consigliere, a un partito. Ne hanno perso il diritto quando hanno lasciato la loro tessera elettorale chiusa nel cassetto.

martedì 1 maggio 2012

TuttiXSesto

Un po' di propaganda elettorale per le amministrative, che non fa mai male...

Primo maggio...in rosa

Un pensiero fisso e martellante oggi, festa dei Lavoratori. Le donne e il mondo del lavoro. Perchè a sentire tante storie e a leggere tante testimonianze, questi sembrano davvero due universi paralleli. E allora oggi un abbraccio speciale alle donne che un lavoro non ce l'hanno o l'hanno perso, perchè magari si sono permesse il "lusso di diventare mamme". Alle donne che il lavoro lo mantengono, tenacemente e orgogliosamente, ma che ogni giorno lottano con il mobbing. Alle donne che lavorano, ma che quotidianamente fanno i conti con i sensi di colpa per non esserci abbastanza come madri e mogli. Alle donne che ai colloqui si sentono chiedere "Ha intenzione di avere figli?" Alle donne che si vedono penalizzate rispetto ai colleghi maschi, perchè...sono donne. A tutte loro,un grande abbraccio e la promessa del mio, piccolo, impegno.

giovedì 19 aprile 2012

Ai miei ragazzi e alle loro perplessità sulla politica

Ai miei studenti e non solo,
a tutti i ragazzi che si stanno affacciando al mondo della politica
che vanno a votare per la prima volta
e che, forse anche giustamente, non vorrebbero votare
o non sanno cosa votare..
lascio le parole di Napolitano, che parlano da sole:

La politica e' un'attivita' entusiasmante se siamo tutti noi a farla. Se si dice, come fanno alcuni, che 'e' una cosa sporca', e poi si lascia fare agli altri, gli altri poi veramente la fanno

giovedì 12 aprile 2012

Sobrietà, please.

In questi giorni di acceso dibattito sui cosiddetti "rimborsi" ai partiti, accolgo con calore la proposta di Saviano di ridurli a 1 euro ad elettore e l'altra proposta, di don Ciotti, di rinunciare ai fondi di luglio per investirli nel sociale.

Ma dico un'altra cosa: i partiti devono iniziare a fare scelte di sobrietà, soprattutto per rispetto dei loro elettori, che spesso alla sobrietà (e anche meno) si vedono costretti dalla crisi.

Ecco perchè sono contenta che a Sesto si sia scelto di condurre una campagna sobria, sia per il candidato sindaco che per i candidati consiglieri comunali.

Non sarà molto, ma mi piace.E' un piccolo modo per stare vicino a chi sta lottando con la crisi economica e sta pagando un prezzo molto molto alto.

mercoledì 11 aprile 2012

Anti-politica o anti-partitismo?

Un amico suggeriva una riflessione interessante...

In questo clima che ricorda tanto quello del 1994 (avevo 15 anni, ma qualcosa ricordo, soprattutto dei commenti a casa, a scuola etc.)si tende tanto a parlare male della politica, a proclamarsi "lontani dalla politica", quasi fosse un vanto.

In realtà, faceva notare l'amico in questione, non c'è anti-politica: Sesto, Monza, Como e altre realtà che andranno al voto ne sono un esempio. Se ci fosse anti-politica non ci sarebbero così tanti candidati pronti a "scendere in campo" (e badate che l'espressione non è casuale!), non ci sarebbe il proporre un progetto (per quanto degno di "Alice in Wonderland") per la città. Lavorare per la polis è fare politica.

C'è invece una forte ventata di anti-partiti (o antipartitismo che dir si voglia), alimentata dalla cronaca nazionale. E' comprensibile, ma non è giustificabile, eppure nella sua aggressività questa critica richiede delle risposte.

E nello stesso tempo bisogna anche stare in guardia da tutti quelli che criticano i partiti, ma sostengono le persone: sappiamo bene a cosa abbia portato il culto della personalità nel passato (anche prossimo).
Io credo a un progetto e alle idee. E sono la prima a dire che, se chi dovrebbe rappresentare quel progetto e quelle idee è il primo a tradirle, deve andarsene.
Senza se e senza ma.

Ma...le idee e il progetto, grazie al cielo, sopravviveranno.

venerdì 6 aprile 2012

La strana compatibilità...

Con il decreto approvato oggi, come già dicevo in un altro post, è approvata l'elezione di secondo grado per i Presidenti e Consiglieri Provinciali.

Si dà il via libero ai doppi incarichi, si "stoppano" i doppi stipendi.
A me la cosa non sembra tanto sensata...Ci sono alcuni ruoli che a mio parere non possono essere compatibili, banalmente in termini di impegno e di tempo.

Se un consigliere comunale può fare il anche il Presidente della Provincia, non è automatico però che un Sindaco ci riesca. Immaginatevi amministrare contemporaneamente una Provincia e un Comune, magari non di piccole dimensioni.

E poi...non è che il Sindaco-Presidente tenderà ad attuare una politica della Provicnia tutta sbilanciata a favore del suo Comnune?

Il dolore di oggi

In questo Venerdì Santo commuove ancora di più il ricordo delle 309 vittime del terremoto de L'Aquila.

A volte sembra che sia passata un'eternità, ma sono solo tre anni. E per molti, purtroppo, la ferita non si rimarginerà mai.

E la preghiera di oggi è triplice: per ricordare, per chiarire e per avere giustizia.

giovedì 5 aprile 2012

Anche se non dovrei...pietà e tristezza per un padre

Immagino la scena, descritta sui giornali, di Bossi che cerca di convincere i suoi che il figlio, il Trota, sta studiando Economia e dà esami con buoni risultati.
Immagino un padre che si fida del figlio e che si sente smentito dai suoi collaboratori, e nello stesso tempo anche umiliato e arrabbiato.

Sarà perchè sono un genitore anch'io
sarà perchè in gravidanza gli ormoni giocano brutti scherzi
sarà perchè ho il cuore tenero (davvero?)

ma a me questa scena fa proprio tanta, tanta, tanta tristezza.

Ai candidati consiglieri per le elezioni comunali...

Trascrivo, come augurio per la campagna elettorale che si è ufficialmente aperta ieri, queste parole di Pippo Civati, per gli "aspiranti consiglieri", e io direi anche per i canddiati sindaci...

Solo con il futuro si vincono le elezioni. Solo aprendo altre vie (non nel senso delle infrastrutture, eh), si può davvero creare il clima perché un progetto politico si affermi.
Coraggio (di spingersi più in là), altruismo (di non occuparsi solo delle proprie preferenze) e fantasia (nel dare una visione della propria città che non sia banale o, peggio, riduttiva), insomma, distinguono il candidato, [...]

mercoledì 4 aprile 2012

I cattolici di Sesto, tra ostentazione e strumentalizzazione

Leggo la presentazione dei vari candidati sindaci e consiglieri per le elezioni di Sesto, il 6 maggio 2012 e noto che alcuni tendono a rivendicare, sottolineare con un'ostentazione compiaciuta il proprio essere cattolici.

C'è la candidata del Pdl, sempre presentata come docente universitaria e cattolica (essere cattolici è una professione?) oppure la pseudo rivelazione del momento Caponi, che - si legge nei vari articoli- vanta nella sua lista molti volti cattolici, oppure la candidata dei Giovani Sestesi, che ha rivendicato nella sua conferenza stampa il suo cattolicesimo.

E va beh, è vero che uno, per dirottare voti, si appella a qualsiasi argomento.

Ma la propria fede è una scelta di vita troppo importante, per poter essere "strumentalizzata", anche in senso buono.
Ecco perchè sono felice che i cattolici in lista per il PD non stiano facendo campagna elettorale con questo argomento.
E sapete la cosa buffa? Sono davvero parecchi, bravi e impegnati negli oratori, nel sociale, nella Caritas etc.
Solo che non lo dicono.

E allora l'ho detto io, perchè se c'è chi vuole dare a tutti i costi il voto a un cattolico, sappia che lo può fare anche votando PD, e che non è un aut...aut come certi "giornaletti" vogliono farci credere.

martedì 3 aprile 2012

Così è ,se vi pare (post arrabbiato)

Non ho avuto tempo di scrivere prima, ma forse meglio così ,almeno ho sbollito la rabbia.

Leggo su Repubblica del 31 marzo una lista di politici, amministratori e associazioni che possiedono un pass per corsia preferenziale a Milano.
Vedo il mio nome.
E poi leggo il titolo (e occhiello e pure catenaccio): "i privilegiati della casta".

Per trasparenza: ho ricevuto quel pass al momento della nomina come consigliere provinciale. Giace "dimenticato" nello sportello della mia auto.
Io, convinta dell'importanza del trasporto pubblico, prendo la metropolitana tutte le volte che mi reco in Provincia, in centro Milano.

E, come ho ironizzato su Facebook, spesso capita che al settimo mese di gravidanza io mi faccia il viaggio in piedi, perchè nessuno cede il posto.

A me non sembra proprio un privilegio della "casta"...

venerdì 23 marzo 2012

Opzionarsi il "cadreghino"

Secondo quanto previsto dalla riforma delle Province, l'elezione dei cosiglieri provinciali e del Presidente della Provincia dovrà essere di "secondo livello": eletti dagli eletti, cioè da consiglieri comunali o sindaci.

A Sesto, il mio collegio elettorale, si vota quest'anno. Per la Provincia (se ragioniamo in termini pessimistici e non contempliamo l'ipotesi Città Metropolitana), si vota nel 2014.

Io non mi sono candidata a Sesto, come consigliera comunale...il che significa che non ho messo nessuna ipoteca sul mio futuro politico.

Perchè?
Perchè credo che sia già difficile svolgere bene un incarico solo, figuriamoci due.
Perchè non sono assolutamente d'accordo sull'accumulo di cariche.
Perchè penso che ci siano tante persone che hanno il diritto di mettersi in gioco, lanciarsi nell'appassionante sfida della campagna elettorale e dell'impegno per il proprio territorio.
Perchè la politica è un servizio, e il modello per tutti dovrebbe essere Cincinnato (vero che ve lo ricordate?)

E poi...
perchè opzionarsi il "cadreghino" non è proprio nelle mie corde. Spiacente.

Diciamocelo...

Il Partito Democratico è in assoluto il partito più danneggiato da questa situazione politica, soprattutto ora, in pieno dibattito sull'art.18

Non ci sono molti margini di manovra: da una parte i lavoratori (e la Cgil - e oggi pure la Cisl e anche la Cei!), dall'altra la scelta, allora responsabile, di sostegno al nuovo governo.

Ma che, diciamocelo, è un governo di destra.
Sicuri che sia tutto ok?

giovedì 22 marzo 2012

Carceri: quanta strada da fare!

Una nota su quello che mi è successo oggi...
In classe segnalo l'interessante appuntamento dell'week end 31marzo-1aprile: la fiera "Fa' la cosa giusta", sul consumo critico. Segnalo anche che ci sarà uno spazio, curato dalla Caritas ambrosiana, dedicato all'emergenza delle carceri italiane.

Notando lo stupore tra alcuni studenti, spiego che quella delle carceri è una questione da troppo tempo aperta e insoluta, che anzi si aggrava sempre di più e i dati del sovraffollamento e dei suicidi lo dimostra.

A quel punto le reazioni sono state diverse, chi sapeva, chi conveniva e chi s'indignava, ritenendo quelle condizioni "disumane" una giusta punizione per chi ha commesso un crimine.

Quanta strada da fare ancora per raggiungere, almeno nella sensibilità, l'aspetto di un Paese civile!

lunedì 12 marzo 2012

Mi vergogno

Sabato, al ritorno dall'inaugurazione del Comitato elettorale di Monica Chittò, mi sono semi-imbattuta, con marito e prole, nella fiaccolata di protesta della Lega, organizzata a Sesto contro la proposta di istituire un luogo di culto musulmano (sempre più necessario, visto i numeri crescenti di praticanti, che ogni venerdì non riescono più a essere contenuti nel loro centro culturale).

La fiaccolata era guidata da quel Borghezio che mesi fa aveva elogiato Milosevic e che sabato, per le nostre vie, urlava slogan da osteria nei toni e nei contenuti.

Un'immagine mi torna in mente. Incrocio una ragazza con il velo, che va, ignara, nella direzione della fiaccolata-corteo. Le vorrei dire qualcosa, ma sta parlando al cellulare.
Mi volto, per vedere se prosegue verso un incontro poco piacevole: la vedo tornare indietro, passo frettoloso e testa bassa.

Ecco, per chi le ha fatto cambiare strada e abbassare la testa, come se fosse colpevole di chissà cosa, io provo una grande, profondissima vergogna.

sabato 10 marzo 2012

In bocca al lupo, Monica


Oggi abbiamo inaugurato la sede del Comitato elettorale di Monica Chittò, la nostra candidata sindaco a Sesto San Giovanni.
Diciamo che ormai si entra nel vivo della campagna elettorale, e che con questo post voglio fare un grosso "in bocca al lupo" a Monica.

Che questa campagna sia non solo politicamente, ma anche umanamente entusiasmante: in gioco non c'è il futuro di una città qualunque, ma della mia Sesto!

Il mio "silenzio" e un fiocco azzurro

"Ah, esiste ancora", penserete.
E fate bene, perchè non si può abbandonare così un lavoro come questo blog. Non si lasciano senza informazioni, notizie sul mio lavoro, e scambi di opinione i cari amici che mi seguivano.

Ma io l'ho fatto e sono imperdonabile.
Infatti non sono qui a chiedervi di passarci sopra e di riprendere a leggermi.
Sono qui solo per dirvi, almeno, il motivo.
Ed è un motivo bellissimo: aspetto un bimbo.

La mia famiglia si allarga, a giugno arriverà Valerio.
E io, da ottobre ad ora, ho sperimentato quanto sia faticoso una gravidanza portata avanti continuando a fare tutto quello che facevo prima: l'insegnante, consigliere provinciale, mamma e moglie.

Insomma, siamo umani.