mercoledì 31 agosto 2011

Diversità etica? no, politica (2)

Ecco uno spunto interessante, l'"Amaca" di Serra di ieri:

Ha ragione Matteo Renzi, quando dice di non credere alla”diversità etica” tra destra e sinistra. Ma dovrebbe spiegarlo alla destra italiana, ai suoi giornali, alla sua classe dirigente, che di quella diversità etica sembrano invece essere i più convinti sostenitori, perché sbarrano gli occhi e si indignano per il caso Penati, ma non battono ciglio di fronte al viluppo di scandali nel quale sprofonda il sistema berlusconiano: il solo giro di assegni del Si-re ai suoi beneficiati (difficile distinguere tra amici, mantenuti, spacciatori di sesso e ricattatori) vale almeno quanto il” sistema Sesto” in termini di valuta, ed è ben piu disgustoso quanto a etica del potere, stili di vita, vulnerabilità delle istituzioni. E dunque, si incoraggi infine la destra italiana a smetterla di considerare “diversa” la sinistra, e dunque più scandalosi gli scandali della sinistra. E a smetterla di avere di se stessa, del proprio leader, della propria classe dirigente, un’opinione così intima, e così rassegnata, da considerare ordinaria amministrazione quel troiaio (toscanismo) nel quale ministri, viceministri e lo stesso leader so-no invischiati fino al collo. Basta con questa pregiudiziale denigra-zione della destra italiana. Basta con i complessi di inferiorità della destra italiana.

Diversità etica? no, politica (1)

Mi appassiona la questione della diversità etica della sinistra e del PD, tanto spesso invocata in questi giorni.

Bene, a mio parere ha perfettamente ragione chi dice che non c'è una diversità etica tra destra e sinistra, e che la differenza, semmai è tutta POLITICA.

Prendiamo la questione Penati e la reazione del partito.
Perfetto equilibrio tra garantismo e richiesta di chiarezza, nessuno che abbia gridato al "complotto" o alle persecuzioni della magistratura (in questo caso sarebbero le "toghe nere").
Un comportamento simile l'abbiamo mai visto nel centrodestra?

Ecco perchè a chi dice che la sinistra non è eticamente diversa dalla destra dico che ha ragione. Non ci sono solo buoni o cattivi.
Ci sono solo uomini che chiedono la verità e la trasparenza, che non si sottraggono alle proprie responsabilità, e altri che vi scappano.

Firmo anch'io

Ho iniziato a pensarci nei giorni scorsi, mi sono convinta questa notte (dopo la Direzione provinciale, anche se non come conseguenza di questa).

Voglio firmare anch'io per il referendum per l'abrogazione della legge elettorale. Lo faccio perchè mi rendo conto che è vero quello che si sta dicendo in questi giorni: è l'unica possibilità di pungolare il governo ad affrontare la questione della riforma della legge elettorale.
E se riforma non sarà, almeno ci sarà il referendum.

In questo momento di sfiducia verso la politica, di dubbi sull'operato di tutti, i cittadini chiedono di poter scegliere chi mandare in Parlamento, indicando chi a loro parere è affidabile, serio, corretto. E non corrotto.

Spero di poterlo fare alla festa democratica che tra poco inizierà a Milano.
Spero lo facciano in tanti, perchè la missione impossibile delle 500mila firme entro settembre divenga possibile.

martedì 30 agosto 2011

Le spese azzardate della Provincia di Milano

Tempo di crisi, enti locali con l'acqua alla gola, la maggioranza in Provincia che piange a ogni approvazione di Bilancio, e che taglia servizi nell'ambito dell'istruzione, dei trasporti e delle politiche sociali.

Eppure a giugno Provincia di Milano ha stanziato 25mila euro per una mostra su Giovanni Paolo II.

Nulla da dire sulla qualità della mostra e -lo dico a titolo personale- sui contenuti.

Ma 25mila euro per una mostra su Giovanni Paolo II, in tempo di crisi economica e di emergenza sociale, a me sembrano davvero tanti.
Troppi.

lunedì 29 agosto 2011

La scuola precaria

Mi stupisco della diatriba Lupi-Gelmini, e mi stupisco persino di essere più vicina alle posizioni del ministro.

Qui trovate il sunto della polemica che era esplosa un mesetto fa, ma che pare sia serpeggiata anche tra gli stand del Meeting (no, tranquilli, non ci sono andata!).

Bene, a Lupi dico solo questo: in alcune classi di concorso vengono immessi in ruolo uno o due docenti ogni due/tre anni. Se creassimo un doppio canale, quello delle graduatorie ad esaurimento e quello dei tfa, come potremmo fare? E' giusto che persone che lavorano nella scuola da anni e che da anni attendono il ruolo debbano vedersi "scavalcare" in nome dell'idea di una "scuola giovane"?

Io credo che, su tutto, debba prevalere il concetto di "una scuola valida".
Ecco perchè il criterio non può essere anagrafico, ma di competenze.
La scuola italiana ha bisogno di insegnanti validi, appassionati e competenti. E purtroppo nè le SSIS, nè i TFA (per citare le ultime "trovate") hanno verificato o verificano questi requisiti.

Aggiungiamo che non possiamo far vivere nel precariato intere fasce di docenti tra i 28 e i 40 anni per "far largo ai giovani". E' giusto che questi "giovani" si formino per l'insegnamento e vengano realmente selezionati. La vogliamo o no la meritocrazia?

domenica 28 agosto 2011

Un sogno (post autolesionista)

C'è bisogno di segnali forti in questo momento di crisi economica.
Credo che come PD non possiamo esimerci.

E allora un sogno (magari potrebbe diventare qualcosa di più), almeno per quanto riguarda il Gruppo Provinciale del PD, che è quello in cui ho la fortuna di lavorare: chiedere che la cifra che la Provincia destìna al gruppo (piuttosto bassa, non pensiate chissà che)per la comunicazione venga invece utilizzata per un progetto anticrisi.

Sono convinta che sì sarebbe una piccola cosa, ma che emulata potrebbe dare risultati consistenti.

sabato 27 agosto 2011

Lo scontrino non è un optional 2

Giusto per continuare il discorso...

Il numero antievasione

Lo scontrino non è un optional

Mi piace molto, nell'ambito della manovra, la proposta del PD di una tracciabilità dei pagamenti superiori a 1.000 euro per prevenire il riciclaggio e soglie più basse, a partire dai 300 euro, per l'obbligo del pagamento elettronico per prestazioni e servizi.

E visto che secondo me tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per cambiare il nostro Paese, per evitare di continuare a trovarci in questa situazione, ricordo una responsabilità che ci riguarda tutti: pretendere lo scontrino o la fattura quando paghiamo una pretazione o un servizio.

Può essere 1,50 euro di gelato o 0,90 per il caffè, oppure i 100 euro dal parrucchiere o i 300 euro dell'intervento riparazione lavastoviglie: non pieghiamoci alla pigrizia, timidezza o convenienza di non chiedere lo scontrino o la fattura.

L'evasione fiscale si combatte anche così, e lo possiamo fare tutti.
Visto che si fa politica a partire dalle piccole cose?

L'incontinenza mediatica di alcuni (post polemico)

Oggi sarò polemica.
Anzi, avrei voluto già esserlo ieri, ma ho preferito limitarmi a un post da rientro.

Nessuno nega la gravità di quello che sta coinvolgendo il PD a partire da Sesto San Giovanni.
Ma è abbastanza irritante l'"incontinenza politica" di alcuni esponenti del PD, che alle persone coinvolte avanzano richieste o indicano comportamenti da tenere.
Peccato che ciò, a mio parere, spetti prima di tutto ai segretari del Partito (nazionale, regionale e provinciale), e soprattutto vada fatta nelle sedi politiche opportune.

Che non sono certo i comunicati stampa selvaggi.

venerdì 26 agosto 2011

Un amaro rientro

Già, il rienro dalle vacanze è stato molto molto amaro.

Primo per la crisi economica e l'incapacità del Governo di dare risposte. O per lo meno di dare risposte credibili, ma soprattutto socialmente eque.

In secondo luogo per l'atteggiamento della gente, che percepisco sempre più carico di rabbia nei confronti della classe politica. Come darle torto? Dobbiamo smetterla di ritenerlo solo un "fenomeno di costume", ma capire che risposte vere e CONCRETE vanno date. Subito.

Infine, non da ultimo però, per l'evolversi della questione Sesto San Giovanni, su cui magari tornerò, anche alla luce dell'eolversi dei fatti.

Per il momento cerco qualcosa che mi addolcisca il rientro, ma l'impresa mi sembra ardua

mercoledì 10 agosto 2011

Un saluto

Mi approprio del blog politico per un saluto veloce: domani partirò per il "greco mar" con la mia famiglia.
Spero di poter scrivere comunque, anche perchè la Grecia, in questo momento, è una delle sfortunate protagoniste della scena europea: mi piacerebbe condividere con voi le impressioni. Da turista, certo. Ma che conosce molto bene la Grecia (molti viaggi, soprattutto per i miei studi).

In ogni caso...
Spero che al mio rientro il "vento sia davvero cambiato" per il nostro Paese, ma anche per il nostro Partito Democratico: scelte precise, forti, che diano il segnale all'Italia che un futuro diverso si può e si deve cercare.
Senza aspettare troppo.

X agosto

[...]
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
Oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!

Da insegnante d lettere non potevo non approfittare della data di oggi per questa reminescenza letteraria.
Però...
Però la chiusa di Pascoli è assolutamente attuale nel suo pessimismo.
Eppure io, come tanti altri, non mi rassegno a un mondo che è "un atomo opaco di Male". Mi spiace ma non ci sto: è nelle nostre possibilità renderlo qualcosa di diverso.

E per quanto mi riguarda, fare politica è uno dei tanti, semplici modi.

martedì 9 agosto 2011

Neonazilandia e la piccola Resistenza

Leggo da Vanity Fair (come vedete le mie letture ormai sono proprio da spiaggia!) che un paesino tedesco, Jamel, è diventato la patria dei neonazisti del partito Npd.
Vi abitavano poco più di un centinaio di persone, ma i noenazisti hanno convinto, molto spesso con le cattive, gli abitanti a vendere loro le aitazioni. Le maniere cattive, in particolare prevedevano incendi, sparatorie, cagnolini impalati e altre atrocità.
Qui il Npd fa raduni, esercitazioni militari e quant'altro.

Sapete qual è la notizia che mi ha allargato il cuore di speranza?
Due abitanti, Horst e Brigit Lohmeyer, NON hanno ceduto. Hanno resistito e RESISTONO!

E il loro coraggio va ben oltre. La loro resistenza non è un sopravvivere, ma un vero e proprio lottare: dal 5 al 7 agosto hanno organizzato un festival musicale "di democrazia e tolleranza".

Io credo che avremmo davvero da imparare da questa coppia. Una bella lezione di resistenza e di coraggio.


domenica 7 agosto 2011

Le province sono davvero inutili?

Visto che Di Pietro ha avviato una raccolta firme per un referendum sulla legge elettorale e sull'abolizione delle province, mi sembrava interessante proporvi questa riflessione di Onida:

Le province sono davvero inutili?

Lo so, sono un consigliere provinciale. Ma vi assicuro che non c'è conflitto di interessi: prontissima a farmi da parte per la costituzione della città metropolitana (a Milano, ma anche Napoli, Roma etc.).

sabato 6 agosto 2011

La strage dimenticata (dal governo Berlusconi)

Lo scrivo adesso per le motivazioni già dette, anche se questo post era nella mia testa il 2 agosto, anniversario della strage di Bologna.

Per il secondo anno consecutivo nessun rappresentate del governo (figuriamoci il Presidente del Consiglio stesso!) alla cerimonia di commemorazione.
Repetita iuvant.
Già, iuvant a capire che il Governo non vuole esserci: è una scelta, voluta, pesata. Il problema è che è qualcosa anche di moralmente e culturalmente inaccettabile: significa bruciare le speranze di tutti i familiari delle vittime di sapere tutta la verità.
Significa dire "non ci interessa, sono fatti vostri".

Mi chiedo, dopo l'esperienza di Utoya, che farebbe il governo norvegese al posto di Berlusconi.

Seveso: ci risiamo!

Purtroppo i problemi di Milano e provincia non vanno in vacanza.
Anzi, nella città semideserta di agosto sembrano fare ancora più rumore e rivendicare con forza maggiore di essere risolti.

Ecco di nuovo l'esondazione del Seveso, intollerabile per una città con la vocazione europea di Milano. Intollerabile perchè dura da troppo tempo.

Vedi articolo de Il Giorno

In fondo alla pagina che vi ho linkato, le dichiarazioni dell'assessore Maran.
Una conferma di quello che noi in Provincia diciamo da tempo: la questione del Seveso va risolta, e va fatta da Provincia e Regione.

Finalmente!

Finalmente posso riprendere a scrivere, anche se solo per poco: il mio computer è rotto e approfitto di quello del lavoro del marito, che sta trascorrendo il classico week end del maschio italiano che "lavora, mentre la famiglia è al fresco in montagna, e la raggiunge per il fine settimana".

Mi è spiaciuto non poter scrivere, perchè questa settimana ci sono stati davvero tanti spunti di riflessione da condividere. Un po' alla volta recuperiamo.

Di certo non è stata una settimana bella per il nostro Paese e per la nostra politica. Ma purtroppo questo è un copione che ripete ormai troppo spesso...