domenica 16 giugno 2013

Il mio "giallo dei limoni"




Per gli studenti di quinta è "il giallo dei limoni" di Montale.
Sono quegli squarci che ti si aprono, ti mostrano un'altra realtà, un'altra vita. Intuizioni, che poi si richiudono.

A volte capita, senza tirare in ballo Montale. Una sera, in settimana, dopo un dibattito intenso, bello ma faticoso, con i cittadini. Si decide di andare a prendere una birra (per capirci, con la birra io ho familiarizzato solo recentemente), destinazione Carroponte, dopo la mezzanotte.

Un concerto appena finito, capannelli di giovani che indugiano nella notte.
E nel profumo dell'aria estiva ti trovi a pensare.
Ti si palesa, per un attimo, un'altra vita. E per un attimo ti trovi a chiederti come saresti stata, senza le responsabilità di oggi, senza la fatica. Magari alla vigilia di un viaggio in Argentina o in Namibia, magari con una seconda laurea, magari con un "bucolocale" a Roma.

Forse un'altra me sta vivendo quella vita.
Forse però si sta perdendo le mie gioie, le mie soddisfazioni, i miei piccoli successi. Ma non mi è dato di saperlo.

Alla una il Carroponte è ancora pieno di gente. Io torno a casa.
Affascinata, però, per aver intravisto, per un attimo, il giallo dei limoni.

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